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venerdì 24 maggio 2013


Chiesa

ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI DAL PAPA
Oltre le abitudini cristiani rigenerati
La parrocchia, i movimenti. Certo. E anche le libere associazioni laicali, previste dal diritto canonico. E poi le forme della vita consacrata, che stanno sulla dorsale del paradosso e dell’inquietudine, dell’azzardo e della sapienza evangelica, della quale non si deve scipire il sale, aggiustandosi giudiziosamente sull’indolore conciliazione degli opposti. «Sono venuto per guarire i peccatori». «Sono venuto per dividere i padri e i figli». «Il mondo non può capire, perciò non può amarvi». «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio».

Il Papa ha stigmatizzato questo annacquamento della bellezza e della trasparenza della tensione evangelica che deve abitare le forme-di-chiesa, impiegando il folgorante ossimoro della «mondanità spirituale», ricevuto da un coltissimo teologo gesuita e grande maestro di spirito, Henri de Lubac. Papa Francesco, con quella sua soave ruvidezza, con la quale trapana il nostro levigato gergo ecclesiasticamente corretto, non ha esitato a parlare di «clericalismo ipocrita» (che avvolge anche i laici) e di «cristiani da salotto» (che non esclude i consacrati). Questa mondanità spirituale consiste essenzialmente nell’imborghesimento del proprio rispettabile status ecclesiastico, e nella ricerca di aggiustamento mondano delle forme comunitarie, sospinte a modellarsi secondo la logica delle affinità elettive e delle complicità corporative, dei club esclusivi e delle clientele selezionate. Profili che il mondo riconosce come ovvia conformazione alle ragioni dell’interesse di parte e del privilegio di casta. Questa deriva mondana è la più pericolosa, perché mantiene l’aura spirituale di una compiaciuta "distinzione" religiosa. Dissimula lo svuotamento dello spirito evangelico nella vischiosità di rapporti che il mondo giudica corretti e di opere che il mondo giudica utili. La mondanità spirituale può avere un’aria molto distinta e per bene, ma di certo rende indistinta la differenza dello stile evangelico. La conseguenza più grave – la più temibile per il cristianesimo – è nel fatto che questo stile della forma ecclesiale, addomesticato al mondo ed estraneo agli uomini, si chiude proprio per coloro che devono essere irradiati e toccati, liberati e salvati dalla misericordia e dalla tenerezza di Dio.

sabato 18 maggio 2013

provo a rinviare la foto e intanto un caro saluto a tutti, cristiano

mercoledì 15 maggio 2013

Saluti

Iniziamo così un nuovo modo di comunicare. Il telefono? E' sempre un ottimo strumento, ma quante telefonate devo fare e ripetere le stesse cose per comunicare qualcosa? L'SMS? Buono anche questo ma presuppone dei messaggi molto brevi. E allora? Un blog, un sito! Certo ci vuole un po' di sforzo per iniziare ad apprendere un nuovo modo di comunicare, ma almeno proviamo a metterci in contatto, comunicare tra noi ed agli altri la Buona Novella. La Buona Novella del Cristo morto e risorto, asceso al cielo e che ci ha lasciato lo Spirito Santo oltre che lui stesso veramente presente nell'Eucaristia.