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martedì 25 febbraio 2014

Coppie gay, Strasburgo all'assalto dell'Italia

di Nicolò Fede   25-02-2014
                                                                 
Matrimonio gayNel silenzio totale della stampa nostrana, un nuovo attacco alla famiglia è in corso: questa volta il teatro è la Corte europea dei diritti dell’uomo, con sede a Strasburgo e nel mirino c’è la legislazione italiana. Si tratta di due casi destinati a fare storia: Oliari e altri contro Italia e Orlandi e altri contro Italia. Nel primo caso tre coppie omosessuali denunciano la legislazione italiana come discriminatoria, dal momento che essa non garantirebbe loro alcun tipo di riconoscimento. Nel secondo caso, invece, 6 coppie omosessuali già “sposate” all’estero, ricorrono alla Corte denunciando le autorità italiane che si rifiutano di riconoscere questa loro unione.
Anche se siamo solo agli inizi della procedura, una prima vittoria questi due casi l’hanno già avuta. La Corte europea dei diritti dell’uomo (che nulla ha a che vedere con l’Unione Europea) è il primo tribunale internazionale dedito interamente alla difesa dei diritti umani. Si tratta dell’organo che ha avuto più successo nella storia dell’integrazione europea: non a caso ad essa si rivolgono ogni anno decine di migliaia di persone nelle situazioni più varie, disparate e... Disperate. Si tratta di pericoli di vita o di morte, di ingiustizie subite in varie parti del mondo e non mancano anche numerosissimi casi italiani dovuti al nostro logorato sistema giudiziario. La Corte non può trattare tutti questi casi e allora è costretta a fare una cernita: il fatto che essa abbia preferito trattare i casi di 9 coppie omosessuali che rivendicano il “diritto” di sposarsi di fronte allo stato italiano, piuttosto che trattare altri casi realmente umanitari la dice lunga sulla deriva ideologica che ha ormai coinvolto anche un’istituzione un tempo rispettabile come la Corte di Strasburgo.
Questa Corte ha il compito di sanzionare i casi di violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in vigore nei 47

Francesco bussa alle porte delle famiglie e chiede preghiere per il Sinodo

Il Papa invia una Lettera alle famiglie cristiane del mondo in vista dell'assise dei Vescovi di ottobre ed evidenzia la vocazione e missione della famiglia nella Chiesa e nella società di oggi

Bussa alla porta di casa di tutte le famiglie del mondo Papa Francesco, e dalla soglia chiede il sostegno nella preghiera per il Sinodo dei Vescovi di ottobre. Un appuntamento importante che coinvolge l’intero “Popolo di Dio”, su problematiche fondamentali e delicate relative alla vocazione e alla missione della famiglia nella Chiesa e nella società. Temi attuali, quindi, come “i problemi del matrimonio, della vita familiare, dell’educazione dei figli”, verso cui, oggi, sono tante le attese e forti le pretese.
Il Papa, consapevole di questo, chiede allora l’appoggio spirituale di ogni famiglia, le cui “nuove urgenze pastorali” sono una priorità per la Chiesa odierna. “Il sostegno della preghiera – scrive il Pontefice - è quanto mai necessario e significativo specialmente da parte vostra, care famiglie”. “Vi chiedo di pregare intensamente lo Spirito Santo – insiste - affinché illumini i Padri sinodali e li guidi nel loro impegnativo compito”.
Inoltre, spiega Papa Francesco, dopo il Sinodo straordinario, il prossimo anno si terrà quello ordinario,

venerdì 21 febbraio 2014

"Una liturgia staccata dal culto spirituale rischia di svuotarsi"

Il Messaggio di Papa Francesco al cardinale Cañizares Llovera, in occasione del 50° anniversario della promulgazione della Sacrosanctum Concilium

Città del Vaticano,

"Una liturgia che fosse staccata dal culto spirituale rischierebbe di svuotarsi, di decadere dall’originalità cristiana in un senso sacrale generico, quasi magico, e in un vuoto estetismo". È diretto Papa Francesco nel suo Messaggio al cardinale Antonio Cañizares Llovera, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in occasione del 50° anniversario della promulgazione della Costituzione Sacrosanctum Concilium, celebrato nei giorni scorsi con un Simposio alla Pontificia Università Lateranense.
La Liturgia – afferma il Pontefice - è "azione di Cristo", e dunque "spinge dal suo interno a rivestirsi dei sentimenti di Cristo”, in un dinamismo in cui “la realtà tutta viene trasfigurata". Sicuramente, osserva il Papa, sono tanti i passi avanti compiuti negli ultimi 50 anni per una maggiore comprensione della Liturgia: "Questo importante anniversario" del primo documento promulgato dal Concilio Vaticano II - scrive infatti il Pontefice - "fa sorgere sentimenti di gratitudine per il profondo e diffuso rinnovamento della vita liturgica, reso possibile dal Magistero conciliare, per la gloria di Dio e l’edificazione della Chiesa".
Grazie alla Sacrosanctum Concilium e agli ulteriori sviluppi del Magistero - prosegue - è stato possibile

mercoledì 12 febbraio 2014

Il Papa all'Udienza generale: la Messa è per chi si sente peccatore, chi non si sente peccatore eviti di andarci

12 febbraio 2014 alle ore 12.44
All'udienza generale di stamani, il Papa ha proseguito la sua catechesi sull’Eucaristia. Nell’ultima catechesi aveva messo in luce che l’Eucaristia “ci introduce nella comunione reale con Gesù e il suo mistero. Ora possiamo porci alcune domande in merito al rapporto tra l’Eucaristia che celebriamo e la nostra vita, come Chiesa e come singoli cristiani: come viviamo noi l’Eucaristia? Come viviamo la Messa, quando andiamo a Messa la domenica? È solo un momento di festa? E’ una tradizione consolidata che si fa? E’ un’occasione per ritrovarsi o per sentirsi a posto, oppure è qualcosa di più?".

Ci sono dei segnali molto concreti – ha osservato - per capire come viviamo tutto questo. Come viviamo

domenica 9 febbraio 2014

Si comincia: in Spagna indagato neo-cardinale Sebastian

di Massimo Introvigne  07-02-2014 

mons. Fernando SebastianCi siamo. Per la prima volta, in Spagna, un vescovo - appena nominato cardinale da Papa Francesco, di cui è amico personale - è stato incriminato, il 6 febbraio, per omofobia. Si tratta dell'arcivescovo emerito di Pamplona, mons. Fernando Sebastián Aguilar, 84 anni, dell'ordine dei Figli del Cuore Immacolato di Maria, un teologo di cui il Papa si dichiara «alunno» e che, tra l'altro, non è mai stato in fama di conservatore. Non importa: non lo proteggono né meriti passati né l'età.

Gli attivisti LGBT lo vogliono in galera, e la procura di Malaga ha prontamente «obbedito» alle richieste della lobby gay, peraltro spalleggiata da un voto unanime del consiglio comunale di Malaga, in cui contro il vecchio arcivescovo si sono schierati anche i democristiani del Partito Popolare. Il neo-cardinale si ritrova così nel registro degli indagati, e rischia la prigione per violazione della legge spagnola contro l'omofobia.
Che cosa aveva detto di così terribile mons, Sebastián? In un'intervista al «Diario Sur» (clicca qui), il quotidiano di Malaga, dello scorso 20 gennaio, il presule, richiesto di commentare le dichiarazioni di Papa Francesco che invitano a non giudicare gli omosessuali, aveva spiegato: «Il Papa accentua i gesti di rispetto e di stima a tutte le persone, ma non tradisce né modifica il Magistero tradizionale della Chiesa. Una cosa è manifestare accoglienza e affetto a una persona omosessuale, un’altra è giustificare moralmente l’esercizio dell’omosessualità. A una persona posso dire che ha una deficienza, ma ciò non giustifica che io rinunci a stimarla e aiutarla. Credo che sia questa la posizione del Papa».

A questo punto l'intervistatore chiede se ha usato la parola «deficienza» «dal punto di vista morale». Il cardinale neo-eletto risponde: «Sì. Molti

Il sale della terra

Dopo aver proclamato le beatitudini, quasi a spiegare cosa si diventa se si vive secondo quel programma, Matteo inserisce un brano con tre metafore, applicandole ai discepoli. La prima è quella del sale: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?». Il sale. Fin dalla sua prima apparizione nella storia degli uomini è stato accompagnato da significati simbolici che partono dai suoi molteplici usi nella vita quotidiana. Il sale dà sapore, preserva dalla corruzione, conserva i cibi, dona forza e vigore. La sua importanza era tale che Omero gli conferiva un carattere divino; nell'Antico Testamento rappresenta il patto perenne (Lev 2,13), mentre per san Gerolamo è Cristo "il sale della terra".Matteo non spiega in che senso Gesù applica questa metafora ai discepoli. Doveva essere una cosa ovvia, come in parte è per noi oggi. Essere "sale" vuol dire innanzitutto immergersi nella gente. Il cristiano non è un ectoplasma che abita in mondi paralleli; la sua vita è quella di tutti, ma se vive da discepolo le darà più gusto, agendo dal di dentro, come il lievito che fermenta la pasta. Il sale è inoltre sinonimo di saggezza. Paolo invita i Colossesi a usare un linguaggio "condito di sale", cioè di sapienza, «in modo da saper rispondere a ciascuno come si deve» (Col 4,6). Il sapere e la sapienza non stanno sempre insieme. Si possono "sapere" tante cose, essere delle enciclopedie ambulanti e non avere un grammo di sale in zucca.
La metafora rimanda, infine, al compito di preservarsi e preservare il mondo dalla corruzione. La

mercoledì 5 febbraio 2014

Famiglia, la piazza piega il governo di Parigi e in Italia cosa aspettiamo a svegliarci?

di Alfredo Mantovano  04-02-2014
                                                                        
Family Day 2007, la protesta contro i Dico
Importante successo della Manif pour Tous: all'indomani delle manifestazioni pubbliche a Parigi e Lione, con oltre mezzo milione di francesi scesi in piazza, ieri il governo francese ha annunciato il rinvio della contestata Legge sulla famiglia, che non sarà presentata nel 2014, come precedentemente previsto. In questo modo viene per il momento accantonata la legalizzazione della fecondazione artificiale per le coppie di lesbiche e della pratica dell'utero in affitto. Il governo ha giustificato questo dietrofront con la necessità di lavorare con più calma al testo e con il calendario parlamentare già molto fitto. In realtà la grande pressione popolare che prosegue da mesi ha cominciato a mettere in imbarazzo il governo e nello stesso Partito Socialista cominciano ad emergere posizioni diverse in materia di diritto familiare. D'altra parte i responsabili della Manif pour Tous, soddisfatti per questo successo, hanno già fatto sapere che non diminuiranno la pressione sul governo anche perché resta in piedi il progetto di riforma scolastica tutto improntato alla diffusione dell'ideologia di genere fin dai primissimi anni di scuola.

Parigi, 2 febbraio. Ancora una volta la piazza si riempie per protestare contro l’imposizione nelle scuole, fin dalle elementari, di programmi di educazione all’identità di genere: un provvedimento che si aggiunge – ultimo tassello in ordine di tempo – a un mosaico già composto di matrimonio fra persone dello stesso sesso e di legge-omofobia, alla vigilia del voto in Parlamento delle norme sulla Gpa-gestation pur autrui (l’“utero in affitto”). Una manifestazione ben riuscita, con centinaia di migliaia di persone, che i contrari – i media, francesi e non, e gli esponenti

Diritti gay. Gli eurodeputati tradiscono il popolo

di Nicolò Fede  05-02-2014

                                                    
Europarlamento394 a favore, 176 contro e 72 astensioni. Questi i risultati del voto del Parlamento europeo che ha approvato la cosiddetta Relazione Lunacek, dal titolo «Tabella di marcia dell'UE contro l'omofobia e la discriminazione legata all'orientamento sessuale e all'identità di genere» (clicca qui per i dettagli). Si tratta di un giorno di disonore per l'istituzione che dovrebbe rappresentare gli interessi dei cittadini. Al contrario, ieri è stata approvata una risoluzione progettata dalla lobby gay, inesistente tra i cittadini europei, ma molto potente nei palazzi di Bruxelles e Strasburgo.
Anna Záborská, eurodeputata slovacca del Partito Popolare europeo (PPE), ha parlato di sconfitta dell'assemblea di Strasburgo: «Nel momento in cui i movimenti e le associazioni per la famiglia stanno facendo un eccellente lavoro in Francia e in Europa, il Parlamento europeo fa un passo contro la famiglia». L'amarezza di queste considerazioni aumenta ancor più, se si pensa che lo stesso PPE ha formalmente sostenuto tale progetto di risoluzione, grazie all'attivismo della giovane ed inesperta eurodeputata maltese, Roberta Metsola (in realtà al momento del voto il partito si è spaccato).
Questo sito è stato il primo ad annunciare tale progetto di risoluzione nel novembre scorso (clicca qui). L'iter parlamentare, contrariamente ai tempi biblici della burocrazia europea, è stato sorprendentemente rapido. Come per la relazione Estrela, le lobby sono state ben attive nello spingere l'amministrazione per garantire una procedura snella e senza intoppi. Ma a differenza di Estrela, la signora Lunacek é stata molto abile nel coinvolgere i colleghi degli altri gruppi politici. Inoltre, se la prima aveva inserito il suo preteso diritto all'aborto nell'ambito delle politiche sanitarie (di sola competenza nazionale), la Lunacek ha avuto la scaltrezza di indorare il tutto sotto l'aura della lotta alla discriminazione, di chiara