Necessario neutralizzare i pericoli dellideologia gender e delle leggi in materia di omofobia ed unioni omosessuali
Roma, Angela Maria Cosentino
L’ideologia del gender, che qualcuno vorrebbe imporre in Italia, con diverse iniziative a livello legislativo, ha contribuito, in modo diretto o indiretto, a frantumare l’umano e ad oscurare il significato della famiglia naturale tra uomo e donna. A tale proposito, ZENIT ha intervistato, lo scorso 21 maggio, il giudice Alfredo Mantovano, già deputato e senatore in precedenti legislature, nell’ambito della Conferenza promossa sul tema, a Roma, dalla Fondazione “Ut Vitam Habeant”, il cui Presidente è il cardinale Elio Sgreccia.Quali sono le più recenti iniziative nel panorama legislativo, di azione di governo e giudiziario che oscurano l’identità dell’uomo?
Mantovano: Il ddl Scalfarotto sull’omofobia, la Strategia antidiscriminazione, le linee-guida per i giornalisti, il divorzio breve, la Sentenza sulla fecondazione eterologa e la legge sulla droga.
Quale significato assumono queste iniziative?
Mantovano: C’è come un filo rosso ideologico che lega il contestuale procedere di talune riforme in stato di avanzata discussione, il cui cammino è affiancato da pronunce giudiziarie che aprono sempre più nuovi solchi nel diritto naturale; si pensi a quella del Tribunale di Grosseto, che ha imposto al Municipio della stessa città la trascrizione del matrimonio, celebrato all’estero, fra due persone dello stesso sesso. Quel cammino è preceduto da un’azione di Governo che un anno fa ha prodotto la Strategia antidiscriminazione dell’ex ministro Fornero, in virtù della cui applicazione le scuole sono state invase dai manuali (“Educare alla diversità”) dell’Istituto Beck, di esaltazione dell’ideologia del gender, e le linee-guida per i giornalisti, tese a imporre ai giornalisti un’informazione coerente con quell’ideologia. Sembra di essere in una multisala cinematografica, al cui interno ogni sala proietta un proprio film, ma nell’ambito di un’unica rassegna