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mercoledì 11 dicembre 2013

Sorpresa, la risoluzione Estrela è stata bocciata

di Nicolò Fede 11-12-2013                                                                        
Manifestazione contro l'Estrela reportLa relazione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi è stata definitivamente respinta dal Parlamento europeo, con un’eclatante sconfitta delle lobby anti-vita. Come spesso capita per eventi di questo tipo la data è importante: il 10 dicembre è infatti la memoria di Nostra Signora di Loreto. Come non pensare all’intervento di colei alla quale Giovanni Paolo II ha affidato l’Europa?
Dal suo canto, Edite Estrela ha deplorato “l’ipocrisia e l’oscurantismo” dei suo colleghi. Come volevasi dimostrare, quando la maggioranza non appare liberista e progressista, è categoricamente etichettata come retrograda, estremista, fascista, omofoba e via dicendo... È ciò che sta facendo anche la stampa europea nel riportare questa straordinaria notizia: sembra proprio strano che, per una volta, nelle stanze dei bottoni del nostro continente, la cultura della vita abbia avuto la meglio.
Ciò è stato possibile specialmente grazie all’azione di tanti semplici cittadini che hanno contattato i loro rappresentanti a Strasburgo, esortandoli a votare contro la relazione Estrela. Una vera valanga di e-mail, che ha disturbato non poco i politici europei. Davvero pochi tra loro, si possono contare sulle dita di una mano, hanno infatti l’abitudine di porsi domande etiche fondamentali al momento di un voto. Solo quando organizzazioni del tipo della Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche (FAFCE) sollevano la questione, allora iniziano a rifletterci su.
La mobilitazione di cittadini in tutto il continente, poi, è stata impressionante: Citizen Go ha raccolto nel corso degli ultimi mesi circa 100.000
firme in tutta Europa. Una pagina Facebook è stata aperta ed ha raggiunto in soli 4 giorni 4.678 preferenze: basti pensare che la stessa Estrela ne ha  poco più della metà... In tempi di Social network i deputati sono abituati a fare questo tipo di calcoli. Inoltre in tutti i 766 uffici dei deputati di Strasburgo sono stati consegnati dei volantini e delle buste da lettera, con all’interno un ciuccio ed un preservativo: a significare la necessità di una scelta contro o per la vita. Questa azione ha stupito molti, facendo notizia anche sul grande rotocalco tedesco Bild. Ma ciò che più deve aver colpito molti eurodeputati dev’essere stata la piccola manifestazione organizzata davanti all’Europarlamento lunedì pomeriggio, come al momento del voto in ottobre, ma con ancora più presone: se si pensa che il tutto è stato organizzato in un paio di giorni, le circa 300 persone presenti sono state un’ottima rappresentanza degli europei contrari alla relazione Estrela: perlopiù francesi e tedeschi, si trattava di giovani, intere famiglie, anziani e tanti bambini, un piccolo popolo della vita.
I Giuristi per la Vita hanno giustamente parlato di una “vittoria della ragione sul furore ideologico”. E allo stesso tempo hanno anche invitato tutti a “tenere alta la guardia rispetto ai pervicaci e ripetuti assalti con cui potenti lobby elitarie tentano di imporre una dittatura ideologica contraria all’uomo e alla natura”. E in effetti bisogna dire che dietro l’angolo c’è già un altro progetto, non meno problematico, su una tabella di marcia contro l’omofobia, a firma di Ulrike Lunacek (Verdi), sulla stessa linea ultraprogressista di Edite Estrela.
All’indomani di questo voto appare dunque evidente l’importanza di seguire da vicino l’attività dei nostri politici. In Francia il collettivo Uno di Noi ha già attivato un meccanismo di monitoraggio dei candidati alle prossime elezioni europee: perché non fare qualcosa di simile in Italia? Di fronte ad altri politici dell’UE, i nostri rappresentanti appaiono spesso reticenti su queste tematiche. Se è significativo che sei membri italiani del gruppo socialista (come Silvia Costa e Vittorio Prodi) non abbiano sostenuto la loro collega Estrela, è anche vero che essi si sono limitati ad astenersi senza votare in favore della risoluzione sostitutiva del PPE che ha rimpiazzato quella dei Socialisti. Per non parlare dei sei eurodeputati italiani del PPE che, per ragioni sconosciute, non hanno neanche partecipato al voto (tra cui Clemente Mastella e Barbara Matera).
A causa di tante defezioni e ambiguità, questo esito non era affatto scontato. Edite Estrela, stravolta da tale risultato, ha invitato tutti gli elettori a ricordarsi “di questo voto vergognoso”. Anche noi ricorderemo questo voto, tenendo a mente i nomi di coloro che non hanno preso posizione in favore della vita. E lo porteremo nel cuore, questo voto, ricordandolo come un voto di speranza per questa Europa che sta perdendo i suoi figli.


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