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lunedì 18 ottobre 2021

 




COME PECORE CHE SI OFFRONO PER SAZIARE CON L'AMORE DI CRISTO I LUPI CHE
CONOSCONO SOLO L'INGANNO DEL DEMONIO
Il mondo muore di fame. In «ogni città e luogo» tutti hanno un urgente bisogno dei discepoli del Signore, come i «lupi» che si aggirano famelici in cerca di cibo, hanno bisogno degli agnelli. Il mondo giace nelle tenebre del peccato, le persone che incontriamo ogni giorno sono lupi affamati, sui loro denti cola la concupiscenza; stanno divorando famiglia, figli, chiunque, anche la propria vita, pur di saziare il vuoto e la solitudine. Solo un «Agnello sgozzato» che si offre mite può saziarli, solo un amore come il suo che arriva «sino alla fine», lì dove si fanno insopportabili i crampi della fame. Ambasciatori «inviati avanti» all'Agnello, i discepoli non possono che essere agnelli, miti e indifesi come Lui, «senza borsa, né bisaccia e calzari». La Chiesa, erede dei «72» anziani collaboratori di Mosè, adempie alla sua missione nel «deserto» del mondo con la sola sapienza della Croce, proprio quella che nessun «piano pastorale», purtroppo, prevede. Ben fondati sulla Croce che ci ha salvati, siamo inviati anche noi ad offrirci «come agnelli in mezzo ai lupi». I fidanzati come agnelli alle proprie fidanzate, per spegnere nel dono, nel rispetto e nel sacrificio gli ardori della lussuria; i genitori come agnelli alle ribellioni e all’immaturità dei propri figli, per educarli trasmettendo loro la fede nella verità e nella misericordia. E così gli sposi l'uno all'altro, i professori agli studenti, i pastori al gregge. Siamo inviati a «curare» i colleghi, gli amici, i parenti «malati», spingendoci con amore sino alla soglia delle loro «case», a quei frammenti di vita dove la paura della morte li spinge a farsi lupi; sin dentro le loro «città», per «mangiare» e prendere su di noi il dolore «che ci è messo dinanzi», senza giudicare, perché «il Medico è venuto dai malati, per guarirli mangiando con loro» (San Pietro Crisologo). Come «paraninfi» siamo inviati a cercare i «figli della Pace» e condurli al Principe della Pace loro legittimo Sposo. Come a Gubbio quel giorno San Francesco si fece capire dal lupo con parole di misericordia che seppero ammansirlo, così con il nostro annuncio e nella nostra vita si fa «vicino» ad ogni uomo il «Regno di Dio», dove Cristo sazia del suo amore la fame di tutti.



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