Il cardinale Robert Sarah, 70 anni, della Guinea Conakry, da poco prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, è una delle voci più autorevoli della Chiesa africana. Di quella Chiesa che al Sinodo dello scorso ottobre si è espressa con fermezza contro l’agenda di chi vorrebbe piegare il Magistero della Chiesa ai desiderata del mondo, su adulterio e omosessualità.
Già avevamo segnalato in passato dichiarazioni lucide e nette del cardinale Sarah. Ne segnaliamo un’altra, brevissima, tratta da un libro intervista uscito da poco in francese, con Nicolas Diat, Dieu ou rien : entretien sur la foi, rilanciata dal blog Rorate Coeli. Parole che fanno capire la santa determinazione con cui Sarah e agli altri prelati africani parteciperanno al prossimo Sinodo di novembre.
«L’idea di mettere il Magistero in una graziosa scatola separandolo dalla pratica pastorale – la quale può evolvere a seconda delle circostanze, delle mode e delle passioni – è una forma di eresia, di patologica schizofrenia. Io affermo solennemente che la Chiesa d’Africa si opporrà a ogni forma di ribellione contro il Magistero di Cristo e della Chiesa».
Nessun commento:
Posta un commento