Andrea di Creta, Il Grande Canone, I, 16-20
Sono io il misero che i ladri assalirono
e ladri sono i miei pensieri
che mi colpiscono e feriscono.
Ma chinati su di me, Cristo Salvatore,
e guariscimi.
Misericordia di me, o Dio, misericordia di me.
Mi scorse il sacerdote
e da me gli occhi distolse.
Nudo e dolorante mi vide il levita
e affrettò oltre il passo.
Ma tu, Gesù, da Maria nato,
accanto a me ti arresti
e il soccorso mi presti.
Misericordia di me, o Dio, misericordia di me.
Agnello di Dio
che del peccato del mondo ti carichi
il greve peso del mio peccato
togli dalle mie spalle
e nel tuo grande amore
avvolgimi nel tuo perdono.
Misericordia di me, o Dio, misericordia di me.
Ai tuoi piedi mi getto, Gesù,
contro il tuo amore ho peccato.
Liberami da questo troppo greve peso
e nella tua misericordia accoglimi.
Misericordia di me, o Dio, misericordia di me.
Contro di me non intentare processi,
non svelare le mie azioni
né moventi soppesa e desideri.
Ma nella tua misericordia, Onnipotente,
gli occhi distogli dai miei peccati
e salvami.
Misericordia di me, o Dio, misericordia di me.
È tempo di pentimento e a te vengo.
Liberami dal greve peso dei miei peccati e fammi dono,
nel tuo tenero amore, di lacrime di pentimento.
Misericordia di me, o Dio, misericordia di me.
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