Non solo dalla Curia romana arrivano le critiche pubbliche alle proposte illustrate lo scorso febbraio dal cardinale Walter Kasper, nel corso del Concistoro straordinario voluto dal Papa per discutere di famiglia. Il cardinale Reinhard Marx, tedesco e sostenitore della linea fatta propria dal presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, s'era fin da subito augurato che il testo della relazione letta davanti ai porporati fosse divulgata, così da stimolare il dibattito tra i teologi. E così è accaduto, con la stroncatura netta firmata da otto teologi statunitensi, sette dei quali domenicani, apparsa sul numero in uscita il prossimo agosto di Nova et Vetera, la rivista fondata da Charles Journet e Jacques Maritain e ora diretta dal cardinale Cottier. «Le proposte del cardinale Kasper sono simili a quelle che, negli ultmi mesi, erano apparse sui media in quanto discusse dalla Conferenza episcopale tedesca» e, «sebbene di per sé relativamente semplici, sollevano un'ampia gamma di questioni teologiche». Nel dettaglio, aggiungono gli otto estensori del saggio, «consideriamo il recente volume del cardinale Kasper come una tipica proposta sul divorzio e il nuovo matrimonio». Il che è «incompatibile con la dottrina cattolica».
Il primo a opporsi alla linea del teologo tedesco su famiglia e matrimonio era stato il prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, all'epoca non ancora cardinale, Gerhard Ludwig Müller. Una pagina intera sull'Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede in cui il titolare dell'ex Sant'Uffizio metteva in guardia sul rischio di «banalizzare la
Il primo a opporsi alla linea del teologo tedesco su famiglia e matrimonio era stato il prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, all'epoca non ancora cardinale, Gerhard Ludwig Müller. Una pagina intera sull'Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede in cui il titolare dell'ex Sant'Uffizio metteva in guardia sul rischio di «banalizzare la