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lunedì 18 maggio 2020





αποφθεγμα Apoftegma

Se il peccato ha generato la sofferenza, 
ora il dolore di Dio in Cristo crocifisso 
acquista per mezzo dello Spirito Santo la sua piena espressione umana. 
Si ha così un paradossale mistero d'amore: 
in Cristo soffre un Dio rifiutato dalla propria creatura: 
«Non credono in me!». 
ma, nello stesso tempo dal profondo di questa sofferenza 
- e, indirettamente, dal profondo dello stesso peccato «di non aver creduto» - 
lo Spirito trae una nuova misura del dono fatto all'uomo e alla creazione fin dall'inizio. 
Nel profondo del mistero della Croce agisce l'amore, 
che riporta nuovamente l'uomo a partecipare alla vita, che è in Dio stesso.

Giovanni Paolo II, Dominum et vivificantem

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