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martedì 27 novembre 2018



27 NOVEMBRE BEATA VERGINE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA. QUELLA CHE SANTA TERESA DI CALCUTTA PORTAVA SEMPRE CON SE' E DISTRIBUIVA A TUTTI
“Una preghiera semplice e sublime insieme che l’Immacolata stessa, apparendo a Lourdes ha indicato, è il santo rosario. Esso divenga la spada di ogni persona che si affida all’Immacolata, così come la medaglietta (la Medaglia Miracolosa) è la pallottola che abbatte ogni male”. San Massimiliano Maria Kolbe
L' origine della Medaglia Miracolosa ebbe luogo il 27 novembre 1830, a Parigi in Rue du Bac. La Vergine SS. apparve a Suor Caterina Labouré delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de Paoli, era in piedi, vestita color bianco-aurora, con i piedi su un piccolo globo, con le mani tese le cui dita gettavano fasci di luce. La stessa suor Caterina ci racconta l'episodio dell'apparizione: "Il 27 novembre 1830, che era il sabato antecedente la prima domenica di Avvento, alle cinque e mezza del pomeriggio, facendo la meditazione in profondo silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella un rumore, come il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo a quel lato, vidi la Santissima Vergine all'altezza del quadro di San Giuseppe. Il viso era abbastanza scoperto, i piedi poggiavano sopra un globo o meglio sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che una metà. Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo più piccolo, che rappresentava l'universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò splendente mentre presentava il globo a Nostro Signore. Tutto ad un tratto, le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano dei raggi luminosi. Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassò gli occhi verso di me, e si fece sentire una voce che mi disse: "Questo globo rappresenta tutto il mondo, in particolare la Francia e ogni singola persona...". Io qui non so ridire ciò che provai e ciò che vidi, la bellezza e lo splendore dei raggi così sfolgoranti!... e la Vergine aggiunse: "I raggi sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che me le domandano", facendomi così comprendere quanto è dolce pregare la Santissima Vergine e quanto Ella è generosa con le persone che la pregano; e quante grazie Ella accorda alle persone che le cercano e quale gioia Ella prova a concederle. Ed ecco formarsi intorno alla Santissima Vergine un quadro alquanto ovale, sul quale, in alto, a modo di semicerchio, dalla mano destra alla sinistra di Maria si leggevano queste parole, scritte a lettere d'oro: "O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te". Allora si fece sentire una voce che mi disse: "Fa' coniare una medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie; specialmente portandola al collo. Le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia". All'istante mi parve che il quadro si voltasse e io vidi il rovescio della medaglia. Vi era il monogramma di Maria, ossia la lettera M sormontata da una croce e, come base di questa croce, una spessa riga, ossia la lettera I, monogramma di Gesù, Jesus.
In questo inesauribile piccolo "libro" della Madonna che è la Medaglia Miracolosa, troviamo anche una semplice, ma magnifica lezione "teorico-pratica" sulla tentazione. Maria si presenta a noi nell'atto di trionfare sulla tentazione e sul male: sotto i suoi piedi c'è il serpente, simbolo e sorgente dei nostri peccati, delle nostre ribellioni, dei nostri no a Dio. La tentazione è una prova e, in questo senso può essere permessa da Dio. Alcune volte, poi, è Lui stesso che ci mette alla prova. Come un orefice prova i suoi metalli preziosi col fuoco per saggiarne l'autenticità, così Dio prova la fedeltà dei suoi figli e le loro virtù anche con le sofferenze, per renderli più forti e per dare a loro una ricompensa ancora più grande, una gioia infinita che ripaga di ogni pena. Ma, comunemente, tentazione è un invito alla violazione delle leggi di Dio, è un richiamo a far trionfare l'uomo vecchio con tutte le sue esigenze, a far emergere i lati peggiori dell'essere, che si oppongono alla volontà di Dio, la sola buona per noi. In questo senso la tentazione non viene da Dio, ma da colui che da sempre lo odia e odia anche noi, volendoci accomunare a sé nel rifiuto e nel distacco eterno dal nostro Padre celeste, fonte di ogni vera felicità. Dio perciò non può volere queste tentazioni, ma le permette non facendoci mancare mai il suo aiuto e sapendone ricavare un bene per noi, a lode della sua gloria. La Madonna della Medaglia Miracolosa ci viene vicino e ci suggerisce i mezzi per vincere le tentazioni.
1) Evitare le occasioni. La prudenza è una virtù che è stata praticata anche da Maria. Lei, che poggia i piedi sulla terra, schiaccia il serpente perché è ancorata a Dio: nell'apparire come la Madonna del Globo, Maria volge gli occhi e le mani al Cielo.
2) Meditare i dolori di Gesù e Maria, simboleggiati dalla Croce e dai due Cuori nel retro della Medaglia.
3) Avere un grande amore e una grande devozione all'Eucarestia, comunicandosi spesso, cosa che presuppone anche la confessione frequente.
4) Seguire la guida di un confessore che possibilmente sia sempre lo stesso. Questo ha raccomandato la Vergine anche a suor Caterina nella prima apparizione, insegnandole ad aver fiducia e a confidare tutto al suo confessore.
5) Ripetere spesso, specialmente nei momenti di più forte tentazione, la giaculatoria che Lei stessa ci ha insegnato, chiedendole, di aiutarci a vincere, ad ogni costo, per essere suoi veri figli e per dar gloria al Signore. Il solo pensiero di Maria, facilitato dalla Medaglia, è uno dei mezzi più efficaci contro la tentazione. Fra i raggi che partono dalle sue dita ci sono anche quelli che simboleggiano la grazia che Dio ha posto nelle Sue mani per aiutarci a vincere le tentazioni. Ma dobbiamo domandarla, questa grazia, perché scenda efficace sulle nostre anime! Non chiediamo solo ciò che si vede e che si tocca. Ma, se vogliamo sempre più svincolarci dal serpente e resistere alle sue seduzioni, è necessario fare un passo avanti: dobbiamo gettarci fra le braccia di Maria, dobbiamo stringerci al suo Cuore: là il serpente non potrà mai raggiungerci. La consacrazione realizza questa speciale unione con lei. Questo è il significato del globo che la Vergine tiene fra le mani, come una madre che stringe a sé e offre a Dio il suo bambino, per difenderlo dal pericolo. E se la tentazione dura e la lotta si fa più difficile, guardiamo il Cielo dove Maria ci aspetta: le stelle rappresentano il Cielo aperto, il Paradiso; là il Signore ci ha preparato un posto e là Maria ci vuol portare. San Francesco diceva: "Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto". Come l'Immacolata, teniamo anche noi gli occhi fissi al Cielo, senza dimenticare la terra nella quale dobbiamo dare testimonianza di vita cristiana, di generosità e di perdono; guardiamo a Lei che ci incoraggia, che ci sostiene nei nostri sforzi e ci premia per le nostre vittorie unendoci sempre più intimamente al suo Figlio Gesù.
Impegno: Sotto lo sguardo di Maria, guardiamo alla nostra vita, alle nostre scelte, ai piccoli e grandi "no" che per debolezza o per egoismo diciamo a Dio e proponiamoci di fare al più presto una buona confessione.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te. (Fonte: Preghiere a Gesù e Maria

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