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mercoledì 22 giugno 2016

La soluzione alla crisi di vocazioni? Famiglie sante, con una fede vibrante. E parrocchie vive

La soluzione alla crisi di vocazioni? Famiglie sante, con una fede vibrante. E parrocchie vive
 
All’inizio di questo mese, Jerry e Bernadette Strand hanno festeggiato l’ordinazione sacerdotale del figlio Vincent, ma non è stata la prima volta in cui un loro figlio è diventato sacerdote. Negli ultimi sette anni, tutti e tre i figli della coppia (Luke, Jacob e Vincent. nella foto) hanno completato gli studi del seminario e sono stati ordinati al servizio della Chiesa.
Anche se può essere sorprendente sentire di tre fratelli diventati sacerdoti, il loro caso non è unico. Ci sono innumerevoli storie di fratelli che hanno risposto alla stessa chiamata di Dio al sacerdozio.
A New York, Arnold e Marcia Pilsner hanno visto tre dei loro quattro figli ordinati sacerdoti: padre James, padre Peter e padre Joseph Pilsner. Anche i due figli di John e Bernadette Higgins sono stati ordinati sacerdoti: padre John e padre Vincent Higgins.
Nel Michigan, Agnes e Brian Koenigsknecht hanno festeggiato di recente l’ordinazione dei loro gemelli omozigoti per la diocesi di Lansing: padre Todd e padre Gary Koenigsknecht. Il loro fratello più giovane attualmente studia in seminario.
Nel Wisconsin, Gary e Amy Oudenhoven sono stati felicissimi quando i loro due figli sono stati ordinati sacerdoti per la diocesi di La Crosse: padre Timothy e padre Daniel Oudenhoven. I gemelli di James e Marion Sember, padre Joel e padre Ben Sember, sono stati ordinati per la diocesi di Green Bay. I Sember sono la seconda coppia di gemelli ordinati nella storia di quella diocesi.
È solo un esempio di queste storie, e tutti gli uomini coinvolti hanno un fattore motivazionale simile che li ha aiutati a seguire la chiamata di Dio: la famiglia. Non solo genitori che li hanno sostenuti e che praticavano la loro fede, ma anche l’esempio di un fratello che ha seguito attivamente la volontà di Dio.
Padre Jacob Strand ha spiegato al Catholic Herald di essere stato ispirato dall’esempio dei suoi fratelli: “Quando hanno iniziato a rispondere alla loro vocazione sono rimasto colpito da quanto sembrasse realizzata la loro vita… Anche mia sorella ha offerto un grande esempio di speranza aiutandomi a confidare nelle parole di San Paolo per cui ‘l’amore non tradisce mai’”.
Padre Peter Pilsner ha riferito al Catholic New York che i suoi genitori non hanno spinto lui o i suoi fratelli al sacerdozio, ma hanno semplicemente praticato la propria fede. “I miei genitori davano grande valore alla vita spirituale e alla fede. Pregavamo insieme come famiglia, ma non ci hanno mai spinti a diventare sacerdoti”.
Oltre a una famiglia che sostiene, i gemelli Koenigsknecht indicano anche la loro piccola comunità rurale cattolica come motivo fondamentale per il quale sono diventati sacerdoti. Il New York Times ha spiegato che “la fede è il centro della vita [nella loro cittadina]. Chi ci vive dice: ‘Chiunque è cattolico, chiunque è imparentato e chiunque va a Messa’. I gruppi giovanili sono attivi. Quasi tutti gli studenti che vanno al ballo di fine anno nei paesini iniziano la festa assistendo alla Messa delle 16.30, vestiti come per il ballo”.
In un momento in cui negli Stati Uniti molti parlano di crisi vocazionale, il rimedio sembra essere piuttosto semplice: una famiglia devota a Dio, in cui i figli discernono attivamente la volontà divina. Non c’è una formula magica o un programma speciale che una diocesi possa implementare.
La chiave per promuovere le vocazioni al sacerdozio è pregare come famiglia e creare un’atmosfera di discernimento nella comunità parrocchiale locale. I genitori non devono costringere i propri figli a diventare sacerdoti o tormentarli perché entrino in seminario. Essere aperti e onesti sul vivere una vita di fede è il dono più grande che i genitori possano offrire.
Questi fratelli sacerdoti ci mostrano che sono l’esempio e il sostegno delle persone più vicine a ispirare i giovani a diventare sacerdoti.

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