Cristo viene oggi con i suoi discepoli, con la Chiesa, e ci prende per mano per introdurci nel suo Regno. Nella comunità cristiana impariamo ad essere con Lui sacerdoti, re, profeti, e per questo liberi di mangiare dei pani di vita preparati per l'offerta rituale. Ciò significa che per un cristiano non c'è più separazione tra la vita di tutti i giorni e i momenti riservati al culto. Non ci sono parentesi, perché la vita impregnata del suo amore diviene una liturgia, dove ogni rapporto sgorga da un cuore sanato, capace di amore e misericordia. L'amore, infatti, è la cifra del Sabato, del Riposo, del Cielo. Chi ama è cittadino del Sabato, le nozze sono compiute, è passato all'altra riva, vive sulla sponda dove la Legge e i suoi sacrifici sono compiuti nell'amore dai sacerdoti della Nuova Alleanza, i cristiani che si offrono in cibo per ogni uomo. Quelle spighe strappate dai discepoli di Gesù, come i pani che hanno mangiato Davide e i suoi compagni, sono il cibo riservato proprio a loro, perché per loro è il sabato della misericordia. Chi, cieco su se stesso, non comprende la misericordia, condanna individui senza colpa, perché dove c'è Cristo inizia la vita nuova, quella dei discepoli che proprio perché colgono le spighe compiono il Sabato della gratuità. I pani dell'offerta erano profezia del corpo di Cristo, come le spighe strappate in giorno di sabato erano immagine del chicco di grano caduto in terra, nel sepolcro, proprio in giorno di sabato. Non erano proprio per sfamare chi cerca misericordia, i discepoli di Gesù? Egli è molto più del Tempio, perché tutto ciò che Shabbat celebra è compiuto in Cristo, e chi vive in Lui è già entrato nello Shabbat eterno, pur camminando nella storia. Il mondo non ha bisogno di religioni, ma di uomini che, nella propria vita, annuncino lo Shabbat che tutti attendono, e rivelino il Regno preparato per ogni uomo, nel quale si vive liberi dalla schiavitù al schiavitù. In Lui, Signore del Sabato, ogni cristiano è signore della storia, che diviene un unico altare dove offrirsi in una liturgia d'amore; sfamati nella Chiesa dalle spighe mature fatte Pane di vita nel corpo del Signore siamo trasformati in spighe mature che il Padre offre per sfamare chi ci è accanto
venerdì 21 luglio 2017
CAMMINARE OGNI GIORNO NELLA LIBERTA' CHE NASCE DAL SABATO DEL MESSIA
Cristo viene oggi con i suoi discepoli, con la Chiesa, e ci prende per mano per introdurci nel suo Regno. Nella comunità cristiana impariamo ad essere con Lui sacerdoti, re, profeti, e per questo liberi di mangiare dei pani di vita preparati per l'offerta rituale. Ciò significa che per un cristiano non c'è più separazione tra la vita di tutti i giorni e i momenti riservati al culto. Non ci sono parentesi, perché la vita impregnata del suo amore diviene una liturgia, dove ogni rapporto sgorga da un cuore sanato, capace di amore e misericordia. L'amore, infatti, è la cifra del Sabato, del Riposo, del Cielo. Chi ama è cittadino del Sabato, le nozze sono compiute, è passato all'altra riva, vive sulla sponda dove la Legge e i suoi sacrifici sono compiuti nell'amore dai sacerdoti della Nuova Alleanza, i cristiani che si offrono in cibo per ogni uomo. Quelle spighe strappate dai discepoli di Gesù, come i pani che hanno mangiato Davide e i suoi compagni, sono il cibo riservato proprio a loro, perché per loro è il sabato della misericordia. Chi, cieco su se stesso, non comprende la misericordia, condanna individui senza colpa, perché dove c'è Cristo inizia la vita nuova, quella dei discepoli che proprio perché colgono le spighe compiono il Sabato della gratuità. I pani dell'offerta erano profezia del corpo di Cristo, come le spighe strappate in giorno di sabato erano immagine del chicco di grano caduto in terra, nel sepolcro, proprio in giorno di sabato. Non erano proprio per sfamare chi cerca misericordia, i discepoli di Gesù? Egli è molto più del Tempio, perché tutto ciò che Shabbat celebra è compiuto in Cristo, e chi vive in Lui è già entrato nello Shabbat eterno, pur camminando nella storia. Il mondo non ha bisogno di religioni, ma di uomini che, nella propria vita, annuncino lo Shabbat che tutti attendono, e rivelino il Regno preparato per ogni uomo, nel quale si vive liberi dalla schiavitù al schiavitù. In Lui, Signore del Sabato, ogni cristiano è signore della storia, che diviene un unico altare dove offrirsi in una liturgia d'amore; sfamati nella Chiesa dalle spighe mature fatte Pane di vita nel corpo del Signore siamo trasformati in spighe mature che il Padre offre per sfamare chi ci è accanto
Cristo viene oggi con i suoi discepoli, con la Chiesa, e ci prende per mano per introdurci nel suo Regno. Nella comunità cristiana impariamo ad essere con Lui sacerdoti, re, profeti, e per questo liberi di mangiare dei pani di vita preparati per l'offerta rituale. Ciò significa che per un cristiano non c'è più separazione tra la vita di tutti i giorni e i momenti riservati al culto. Non ci sono parentesi, perché la vita impregnata del suo amore diviene una liturgia, dove ogni rapporto sgorga da un cuore sanato, capace di amore e misericordia. L'amore, infatti, è la cifra del Sabato, del Riposo, del Cielo. Chi ama è cittadino del Sabato, le nozze sono compiute, è passato all'altra riva, vive sulla sponda dove la Legge e i suoi sacrifici sono compiuti nell'amore dai sacerdoti della Nuova Alleanza, i cristiani che si offrono in cibo per ogni uomo. Quelle spighe strappate dai discepoli di Gesù, come i pani che hanno mangiato Davide e i suoi compagni, sono il cibo riservato proprio a loro, perché per loro è il sabato della misericordia. Chi, cieco su se stesso, non comprende la misericordia, condanna individui senza colpa, perché dove c'è Cristo inizia la vita nuova, quella dei discepoli che proprio perché colgono le spighe compiono il Sabato della gratuità. I pani dell'offerta erano profezia del corpo di Cristo, come le spighe strappate in giorno di sabato erano immagine del chicco di grano caduto in terra, nel sepolcro, proprio in giorno di sabato. Non erano proprio per sfamare chi cerca misericordia, i discepoli di Gesù? Egli è molto più del Tempio, perché tutto ciò che Shabbat celebra è compiuto in Cristo, e chi vive in Lui è già entrato nello Shabbat eterno, pur camminando nella storia. Il mondo non ha bisogno di religioni, ma di uomini che, nella propria vita, annuncino lo Shabbat che tutti attendono, e rivelino il Regno preparato per ogni uomo, nel quale si vive liberi dalla schiavitù al schiavitù. In Lui, Signore del Sabato, ogni cristiano è signore della storia, che diviene un unico altare dove offrirsi in una liturgia d'amore; sfamati nella Chiesa dalle spighe mature fatte Pane di vita nel corpo del Signore siamo trasformati in spighe mature che il Padre offre per sfamare chi ci è accanto
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