Il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto della “Buona scuola” in cui è stato inserito un emendamento che apre all’introduzione dell’ideologia di genere nell’insegnamento curricolare di ogni ordine e grado. Il tutto avviene, ovviamente, parlando di lotta alla violenza di "genere", una parola inventata dal nuovo vocabolario del pensiero unico per eliminare le differenze sessuali che permettono invece all'uomo di completarsi. Da quando questa parola fu introdotta nelle Carte delle Nazioni Unite negli anni Novanta, fu sancita ufficialmente una divisione identitaria pericolosa.
Per gli inventori del "gender", in italiano "genere", il sesso biologico sarebbe slegato dall'identità di un soggetto che si identifica invece nelle proprie preferenze sessuali indipendentemente da esso. E' questo che i corsi "contro la violenza di genere" nelle scuole già insegnano. Corsi che ora diventeranno obbligatori. Ci chiediamo quindi: come può essere buona una scuola che convince i bambini che il sesso biologico è un dato non determinante allo sviluppo dell'identità, rendendola