I fuochi di Paglia: Marco Pannella «Santo subito!»
– difendiamo il Papa dai falsi amici –
I FUOCHI DI PAGLIA: MARCO PANNELLA «SANTO SUBITO!»
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Ciò che l’Arcivescovo Vincenzo Paglia, prossimo postulatore di questa causa di beatificazione, non ha capito, è che l’aperturismo pannelliano non abbatte nessun muro, se non quello che fa da baluardo alla inviolabilità della legge morale, mentre nella sua concezione della coscienza, essa si chiude ermeticamente entro le mura della propria orgogliosa soggettività e da lì detta legge per la liberazione dell’umanità dai pregiudizi religiosi e dai rigidi dogmi di una fede cristiana autoritaria e fossilizzata nel medioevo.
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Satana sa che se il Papa cade, la Chiesa crolla, ed egli potrebbe prevalere e distruggerla, perché Pietro è la pietra sulla quale Cristo ha voluto edificare la sua Chiesa. E se ad un edificio viene a mancare la pietra angolare, l’edificio crolla. È vero che il portinaio non è il padrone di casa. Ma senza il portinaio non si entra. È vero che Cristo, padrone di casa, se avesse voluto, avrebbe potuto far a meno del portinaio e far entrare Lui direttamente la gente in casa, ovvero governare la Chiesa senza il Papa. Ma di fatto ha voluto servirsi del Papa. Per questo sbagliano gli eretici, i quali credono che Cristo governi direttamente la Chiesa senza il Papa. Una Chiesa fatta così è una falsa Chiesa, è una Chiesa ideata da Satana.
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Così anche il Papa è braccato e tentato da Satana. Questi lo sta cercando per vagliarlo come il grano [cf. Lc 22, 31]. In ultima analisi, abbiamo oggi chiaro come non mai che la battaglia decisiva è in corso ed è lo scontro fra Cristo e Satana. Come dice Paolo: “quale intesa tra Cristo e Beliar?” [II Cor 6,15].
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Il tentativo di Satana è però vano ed egli dovrebbe saperlo, visto che già ci ha provato con Cristo e non c’è riuscito. Il Papa infatti partecipa della stessa infallibilità dottrinale di Cristo. Tutti nella Chiesa, a cominciare dal Cardinal Segretario di Stato in giù, possono cadere nell’eresia, tranne il Papa. In fatto di dottrina, invece, il Papa è quell’ «uomo spirituale, del quale parla San Paolo [I Cor 2, 15], che giudica ogni cosa senza poter esser giudicato da nessuno» [segue l’articolo intero …]
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