Nostra Signora del Pilar
- Santi del giorno
- 12-10-2017
La tradizione del Pilar è antichissima ed è confermata dalle rivelazioni avute nell’età moderna dalla beata Anna Caterina Emmerick e, prima ancora, dal dettagliato racconto della venerabile Maria di Agreda, che riporta le parole della Vergine all’apostolo: “L’eccelso Re ha prescelto questo posto affinché in esso gli innalziate un tempio, dove sotto il titolo del mio nome il Suo sia magnificato […]. Egli darà libero corso alle sue antiche misericordie a vantaggio dei credenti e questi per mezzo della mia intercessione le otterranno, se le domanderanno con autentica confidenza e pia devozione”. Aggiunse la Madonna: “Questo pilastro con sopra la mia immagine resterà qui e durerà con la santa fede fino alla fine dei tempi”.
Sono passati quasi duemila anni e l’attuale gigantesco santuario di Saragozza - sopravvissuto a tre bombe sganciate durante la guerra civile spagnola, nessuna delle quali esplose - sorge sullo stesso luogo dell’apparizione e custodisce il prezioso pilastro all’interno di una cappella, con un oculo che consente ai pellegrini di baciarlo e venerarlo. Patrona della Spagna e di tutta l’ispanità, questa grande devozione verso la Vergine è constatabile anche nella diffusione del nome Pilar, nelle tantissime edicole e nei canti che le sono dedicati. Ma tornando all’apparizione, un fatto è degno di nota: dopo aver vissuto nel nascondimento nel corso della vita terrena del Redentore e Figlio, la Madre Celeste era già venerata dagli apostoli per il suo ruolo speciale nella storia della salvezza e invocata, come riferisce la Emmerick su Giacomo, quale “base e colonna della Chiesa in terra”.
All’intercessione della Nostra Signora del Pilar è attribuito uno dei più grandi miracoli di sempre, avvenuto nel 1640 e riguardante la vicenda del contadino Miguel Juan Pellicer, raccontata dettagliatamente nel libro Il miracolo di Vittorio Messori, che attinge a diversi documenti dell’epoca con decine di testimonianze, comprese quelle dei medici che non poterono fare altro che constatare il prodigio. Per chi non la conosce, è una storia che vale la pena cercare
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