Renzi in chiesa, choc. Ma la profanazione era già iniziata
Andrea Zambrano
- 27-10-2017
A Paestum, nella splendida cornice del parco archeologico, una delle testimonianze meglio conservate della Magna Grecia, ieri è iniziata la XX Borsa mediterranea del Tursimo archeologico, evento patrocinato dalla Regione Campania e dalla provincia di Salerno. Un must di settore economico-politico-commerciale, dove si parla di turismo come risorsa economica e di soldi visto che tutti gli enti in Italia impegnati nella valorizzazione del patrimonio archeologico e turistico sono interessati a farsi vedere e magari a strappare qualche contratto per continuare a valorizzarsi.
La chiesa della Santissima Annunziata di Paestum dove Renzi ha fatto il suo blitz dall’ambone, di fronte ad un crocifisso ligneo e sul presbiterio su cui nel frattempo l’altare era stato sovrastato da un maxischermo, è uno dei principali “teatri” in cui si svolge la Borsa che è iniziata ieri e si concluderà, dopo un centinaio di appuntamenti, sabato, cioè domani. Le altre location sono le sale del Museo archeologico che sta proprio di fronte al parco e dove è conservata la splendida tomba del tuffatore.
Quindi tra le rovine dell’antica Poseidonia, tra “zizzone” e fusilli fatti a mano da promuovere, la chiesa paleocristiana della Santissima Annunziata ha ospitato ieri e ospiterà eventi di primo piano della tre giorni: conferenze, premi, archeoLavoro, incontri con i protagonisti. Ovviamente la Regione ha saputo “intortare” bene la Diocesi di Vallo della Lucania, che gentilmente e senza grossi problemi ha concesso l’uso degli spazi: “Per valorizzare la chiesa più importante e antica della città”.
Infatti a Capaccio, il nome del Comune dove sorge Paestum, la chiesetta è davvero un gioiellino amato da tutti: gli abitanti del borgo cilentano sulla foce del Sele la utilizzano per i battesimi e la parrocchia locale ha una intensa vita di fede, che va dalla partenza della processione per la solennità dell’Assunta alle messe domenicali e feriali all’Adorazione Eucaristica il giovedì e la via crucis il venerdì. A proposito: leggendo il programma, come avranno fatto a svolgere messe e adorazioni se in questi giorni la chiesa è occupata dal maxischermo della Borsa? Semplice: non ci sono state e non ci saranno, di fatto hanno sfrattato Gesù per alcuni giorni con la scusa nobile della promozione del territorio. Ma tanto Gesù capisce, lui è abituato a stare “assente” per 3 giorni.
Il fatto è che ogni scusa è buona per utilizzare una chiesa in modo improprio: i poveri, i calendari di beneficienza per i diritti gay, le elezioni, le manifestazioni politiche non autorizzate. Di che stupirsi dunque se il più opportunista dei politici italiani sale sull’ambone a pontificare di legge elettorale e di quanto sono bravi quelli del Pd?
“Non ha chiesto il permesso, non era autorizzato”, rispondono in coro diocesi e parrocchia che vengono ovviamente trattati come vittime dal circuito mediatico anti renziano perché si dicono “turbati e amareggiati”. Ma perché, forse vescovo e parroco erano autorizzati a loro volta a sopprimere le funzioni liturgiche per fare un favore a “Vincenzino” De Luca? A sfrattare il padrone di casa e dare le chiavi della chiesa per conferenze che non hanno nulla a che fare con la fede dei cilentani?
Inutile, ma lo facciamo, ribadire che la Chiesa è molto rigorosa proprio sull’utilizzo delle chiese come luoghi alieni al culto: praticamente il sacrilegio è sempre dietro l’angolo, e se ci sono delle buone intenzioni queste non sono una scusante. Quindi la profanazione è avvenuta quando Diocesi e parrocchia hanno concesso il tempio al governatore Vincenzo De Luca, il quale, per tirare la volata al suo segretario Pd non credeva ai suoi occhi: far parlare Renzi dall’ambone come un prete, di fianco all’immagine del Gesù Misericordioso! “E quando mi ricapita” avrà pensato. A studiarla non sarebbe venuta così bene, anche perché le foto sono proprio d’impatto: mancavano solo i chierichetti e la santificazione del rottamatore era fatta.
Inutile dunque stracciarsi le vesti: il tempio di Paestum è stato profanato molto prima di ieri mattina. Quando si è deciso che la messa è un servizio che per cause di forza maggiore si può sospendere e il luogo santo di Dio, una sala civica. Anzi, come va di moda oggi, un’aula liturgica, come ci impone il linguaggio freddo e burocratico degli uffici curiali: tolta la liturgia, resta solo l’aula. Dunque chiunque può avanzare richiesta di utilizzo, anche i cartomanti e i venditori di souvenir. PIangere sul latte versato per il blitz dell’arruffapopolo di Rignano è soltanto un modo per continuare a non ammettere il problema.
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