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venerdì 11 gennaio 2019

L’affondo del noto teologo don Nicola Bux: “Il Vangelo? Non è rivoluzionario”





“Il Papa non può propagandare le sue idee private rispetto alla perenne verità cattolica. Il Vangelo? Non è rivoluzionario”: è l’affondo del noto teologo barese don Nicola Bux, apprezzato consigliere di Papa Ratzinger, in questa intervista al Quotidiano.
Don Nicola, il Vangelo, come affermato dal Papa, è rivoluzionario?
“No. Questa è una tesi che andava in vigore negli anni ‘70, dopo la pubblicazione di alcuni libri, e risente delle idee del sessantotto e del marxismo. Venne fuori per rendere maggiormente appetibile la figura di Gesù, ma non ha fondamento teologico”.
Perchè?
“Il Vangelo stesso ci dice che Gesù non è venuto ad abolire la Legge, ma a darle compimento e questo da solo basterebbe. Una rivoluzione che si rispetti non risparmia il passato e neppure l’esistente. Gesù, al contrario, è un ricapitolatore secondo la bella espressione di San Paolo, ricapitola in sé le cose. E’ vero che nell’Apocalisse c’è scritto che egli fa nuove tutte le cose, ma quel verso va letto come portare a compimento”.
Meglio atei che cristiani che odiano?
“Io credo che il problema sia quando il Papa si allontana dal testo scritto che gli preparano ed alza gli occhi alla platea. La mia sensazione è che certe affermazioni, oltre che da un certo autocompiacimento, nascono dal fastidio che egli nutre verso la Chiesa. Papa Francesco preferisce una visione di Chiesa come popolo indistinto rispetto a quella intesa in senso vero. Non si accorge, però, che scivola in una visione contraddittoria e peronista, una schizofrenia che cozza contro la stessa idea di misericordia tanto diffusa e seguita”.
Perchè?
“Se dico che chi odia, dunque effettivamente in stato di peccato, fa bene a stare fuori della Chiesa e allo stesso tempo affermo che bisogna fare entrare il divorziato risposato civilmente, ugualmente peccatore  dandogli la comunione, cosa che è impossibile, cado in contraddizione. Entrambi infatti sono in peccato. E allora perchè essere severi con chi odia e misericordiosi col divorziato risposato? Torniamo al tema del peronismo. Succede che paradossalmente si vuole fare entrare quelli che sono fuori, ma poi escono quelli che sono dentro. Certe asserzioni, se cadono su fasce deboli o poco consapevoli, sono pericolose e hanno effetti deleteri. Rischiamo di svuoltare ancor di più le chiese”.
E allora?
“E’ un tema di fondo. Può il Papa propagandare le sue idee private rispetto a quelle della perenne verità cattolica? No. Non è un dottore privato e non è pensabile modificare a piacimento o dare versioni che urtano contro la dottrina cattolica e il deposito della fede, che non è un museo, ed anche qui ci sarebbe da dire”.
Prego.
“Se i musei fossero roba inutile nessuno andrebbe a visitarli, non le pare? I pastori della Chiesa devono manifestare sempre fedeltà alla sana e perenne dottrina e verità senza inquinamenti, ma custodedole con cura”.
Bruno Volpe

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