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venerdì 27 marzo 2020

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LE LACRIME DEL PADRE SUI SUOI FIGLI PROVATI E IMPAURITI, COME UN BATTESIMO DI PERDONO E GREMBO DI VITA NUOVA.

Un solo Profeta in questa generazione, ha fatto risuonare possente nella sua debolezza la voce di Dio. Cristo è risorto, è vivo, gli importa eccome di noi, non ci abbandona. La pioggia che scendeva copiosa accompagnando la benedizione eucaristica del Papa era il segno consolante del giudizio di misericordia di Dio. Un battesimo di rinascita nell'abbondanza della vita nuova ed eterna in Cristo. Ma c'è il nostro giudizio ha detto il Papa, e da stasera può finalmente coincidere con quello di Dio, su di noi, sul fratello, sulla storia. L'amore più forte della morte. Gettarci in Cristo, senza riserve, lasciarci bagnare, purificare e fecondare dalla pioggia benedetta del suo amore. Vivere e rimanere in esso, e non dubitare più d'essere amati. È questa la fede, perché la Pasqua è il compimento dell'amore di Dio, più forte del peccato e della morte. È vero, siamo crocifissi, sanguinanti, non sappiamo nulla di come evolverà questa epidemia. Ma stasera è donata e rinnovata la certezza, l'unica, che non trasparecdai proclami e dai bollettini, ma dal Crocifisso che abbiamo contemplato e implorato. In Lui inchiodato e morente c'era già la resurrezione, perché l'amore di Dionera lì che distruggeva il peccato che genera paura e morte.sulls Croce Cristo era già vittorioso. E noi, oggi, ora, e in ogni istante, con Lui, nella certezza di vedere la luce dell'alba che non conosce tramonto. Perché lo splendorecdel Re ha vinto le tenebre del mondo, e le ha vinte in noi; anche se intorno è buio, nell'intimo perdonato e rinato, arde il suo amore, riversato in noi per mezzo dello Spirito Santo. Coraggio, stiamo passando, con Gesù, all'altra riva.
Pioggia abbondante riversavi, o Dio,
rinvigorivi la tua eredità esausta. (Dal 68,10)

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