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mercoledì 28 febbraio 2018

"Lo scontro è all'apice, Maria prepara un tempo nuovo"



"Benedire l'adulterio? Il Vangelo è chiaro: "Non è tuo marito"". Ospite in Italia, suor Emmanuel Maillard a 360 gradi sulla crisi della fede, il peccato che dilaga e il trionfo del cuore immacolato: "Lo scontro tra le tenebre e la luce è al suo apice con la battaglia per distruggere il matrimonio. Ma Maria sta preparando una Nuova Pentecoste". Medjugorie? "L'inviato pontificio vede i frutti e riconosce la luce".
Suor Emmanuel a San Martino in Rio (RE)
A che punto è la notte? Al punto che, come ha detto suor Lucia di Fatima al cardinal Caffarra, si sta combattendo l’ultima battaglia: quella sul matrimonio. Suor Emmanuel Maillard lo ripete e la sua voce quasi stridula rimbomba tra le pareti della chiesa dove 600 persone si sono date appuntamento per ascoltarla. Dici suor Emmanuel e la mente corre a Medjugorie dove la religiosa vive contribuendo a diffondere i messaggi della Gospa.
Occhi vivaci, i capelli bianchi che si intravedono mentre escono dal velo, la fortuna di invecchiare con grazia, al contrario di tante francesi della sua età che appaiono intristite anche nell’aspetto, l’accento francese che sembra rendere tutto dolce, anche parole come questa: “Oggi tutti convivono, ma la convivenza è un peccato, gli adulteri vorrebbero una benedizione di Dio, ma Dio con loro è chiaro: “Hai detto bene, non è tuo marito””.
Parole di verità, segno che per riempire una chiesa non servono ricette accomodanti e programmi allettanti, basta annunciare la verità sull’uomo e sul progetto di Dio ad un popolo che in incontri come questo si dimostra ancora assetato di conoscerla.
Suor Emmanuel ha concluso l’altra sera in Emilia Romagna un breve viaggio in Italia iniziato a Roma e finito ieri sera a Lugo di Romagna nel corso del quale ha incontrato migliaia di fedeli parlando di sofferenza e redenzione, di Eucarestia e nuova pentecoste, quella che la mistica francese Martin Robin aveva annunciato dal suo letto di dolore.
La Nuova BQ l’ha incontrata a margine dell’incontro organizzato lunedì dall’Unità pastorale Maria Regina della Famiglia di San Martino in Rio (RE).
Suor Emmanuel, a che punto è la guerra?
Non sono una profetessa, ma vedo che all’inizio delle apparizioni la Madonna ha detto che Satana sarà sconfitto dopo la rivelazione dei segreti. Dunque basta guardare la realtà: vediamo che cosa succede nel mondo, non c’è bisogno di avere studiato tanto per vedere che siamo nel punto dove il male è talmente attivo fino ad attaccare i piccoli nelle scuole che non possono evitare di essere avvelenati: programmi satanisti, impuri, la pornografia. Quando io avevo 11 anni tutto questo non esisteva. Siamo di fronte ad una vertiginosa corsa al male. Questo è un segno molto eloquente del livello a cui è arrivato lo scontro.
Ma ci sarà una fine?
La Madonna con i veggenti di Medjugorie è stata chiara: prepara un tempo nuovo, un tempo in cui, quando sarà passata questa ondata di male, di buio e di confusione, allora arriverà la Vittoria del Cuore Immacolato.
Nel corso della conferenza ne ha parlato: e in questo ultimo tratto lo scontro è sulla famiglia…
Non pensa che ci siamo dentro?
Sì.
Ogni volta che leggo di una nuova legge è un passo avanti verso la distruzione del piano che Dio ha fatto sull’umanità. Tutti soffriamo di questa situazione: siamo in piena guerra spirituale tra la luce e la tenebra. Vede che cosa succede? Divorzi, tradimenti, pornografia, le persone convivono naturalmente, ma è un peccato grave eppure lo fanno tutti. Gli adulteri sono ormai normalizzati e i piccoli sono martiri. Tutto questo “uccide” i bambini, i nostri piccoli. Ma Dio prepara una Nuova Pentecoste.
Ci spieghi…
Una Nuova Pentecoste di amore, ce ne parla la Serva di Dio, proclamata da Papa Francesco, Marthe Robin. Non sarà come la prima Pentecoste, ma riguarderà tutta l’umanità: lo Spirito santo scenderà su di noi e tutti potranno vedere la loro anima come Dio la vede, potete chiamarla anche illuminazione delle coscienze. E questa illuminazione sarà per tutti e sarà terribile per coloro che sono nel peccato perché vedranno con orrore che cosa sarà il peccato e saranno tentati di disperare. Vedendo l’orrore del peccato e le conseguenze che hanno provocato, quel peccato sarà una sofferenza insopportabile, ma per quelli che sono toccati da Dio, sarà una grazia meravigliosa. Per questo la Madonna da 36 anni ci ripete: “Andate a confessarvi, abbandonate il peccato”. Invece il peccato è diventato diffuso tanto che ormai pensiamo che abortire sia una cosa normale.
Oggi tutto il peccato diventa legge. Eppure Dio dovrebbe essere anche il Signore della storia.
Ci sono persone che anche senza rendersene conto diventano lo strumento del distruttore per calpestare le leggi di Dio. Le racconto una cosa che mi è accaduta molti anni fa, negli anni ’90.
Prego.
Io e due consorelle del mio ordine venimmo invitate a partecipare ad un programma televisivo nel quale si parlava di omosessualità. Con noi c’era un politico molto aggressivo, contro la Chiesa e contro la morale. Abbiamo esposto le ragioni della fede e quando siamo usciti non credevo ai miei occhi.
Che cosa?
Quell’uomo ci ha avvicinate e guardandoci negli occhi ci ha detto: “Vi ringrazio, perché voi tre siete state le uniche ad aver detto la verità”.
Ma scusi, perché allora…?
…E’ quello che gli ho chiesto io: “Perché allora ci ha attaccato in maniera così virulenta?”
…E lui…?
“Sorella – mi disse – io devo tenere un ruolo, mi guardavano milioni di persone e dovevo dire quelle cose, ma nel mio cuore sapevo che la verità è dalla vostra parte”.
Oggi accade di peggio: con la pretesa del dialogo, certe verità non sembrano volerle dire neanche più i cattolici.
Perché abbiamo sbagliato il concetto di dialogo. Noi dialoghiamo in maniera umana, troppo umana, ma così perdiamo tempo e facciamo il gioco del nemico. La preghiera è molto più efficace. Quando vedo tutte queste energie messe in questo falso dialogo invito a pregare di più: perché la preghiera è molto più efficace, con essa abbiamo il nutrimento quotidiano della Parola di Dio che ci consente di fare luce e ci fa scoprire il piano di Dio, ma se esco in strada e comincio ad accettare un dialogo che cosa mi può rispondere la gente sul piano di Dio? Niente. Allora, dico: andiamo verso i fratelli per testimoniare, per far vedere l’amore che abbiamo per loro, ma non per ascoltare loro.
Lei a Medjugorie incontra un’umanità ferita e in ricerca. Che cosa vede tutti i giorni?
Vedo fardelli da portare, richieste, suppliche. La prima volta vengono per chiedere, ma la seconda tornano per pregare. Questo è molto bello. L’adorazione che si svolge tre giorni alla settimana irradia amore vero e misericordia. Ci nutre e i fedeli vengono attratti come le api sul miele.
Nel corso della conferenza ha insistito molto sull’aspetto sacrificale della messa.
Oggi la gente non sa che cosa sia la messa. Ma così è impossibile entrare nel mistero di Dio. E’ il calvario e viene rifiutato. Ma se anche lo si rifiuta, la realtà rimane questa. Se non credo il problema è mio, non della messa. 
Se dovesse spiegare a uno che non crede chi è la Madonna, che cosa direbbe?
Una mamma. Una mamma che ama tanto. Tanti oggi sono feriti dall’assenza della mamma, dall’assenza di amore. Tanti bambini soffrono perché non hanno la mamma a casa. Un bambino per stare bene nel mondo deve avere la sua mamma, il suo sguardo amorevole. Chi va in crisi è perché non si sente amato e prezioso per la sua mamma.
Crede che questi siano tempi mariani?
Sì. E’ lei stessa ad aver detto: “Questo è il mio tempo”. E lo vediamo da come interviene e da quali grazie sgorgano in chi la segue.
Ma Dio non è su questa terra, almeno ci viene detto sempre più spesso. E il dialogo con Lui deve restare confinato nel privato.
Ma se non cresco nella fede, faccio abbassare nel peccato tutta l’umanità. Penso che la mancanza di preghiera spieghi la trappola in cui siamo caduti oggi. Se preghi vedi la mano del Signore in tutto, dal cibo al lavoro, vedi la Provvidenza ovunque perché sei con Lui. Il cuore si inserisce in un dialogo tra amici che si parlano. E questo vale per tutti. Quante volte ho visto persone che si sono convertite dopo 40 anni. La Grazia della conversione ha dato loro la possibilità di rendersi conto di quante volte la mano di Dio li ha protetti anche quando loro erano lontani. Solo la conversione è in grado di permettere una rilettura della propria vita a 360 gradi.
Ma questo secolo è stato definito anche il secolo senza il sacro…
L’ha detto Natuzza Evolo. E’ perché siamo troppo facilmente soddisfatti con le cose terrene. La Madonna infatti ha detto: “Satana vi devia col il materialismo, col modernismo e l’egoismo, così pensate che ci sia solo la terra”.
Qual è una via privilegiata per scoprire il sacro, allora?
Preghiera e adorazione eucaristica. Dio ti riempie e questa presenza è reale, ti nutre.
Immagini di essere Santa Caterina da Siena e di dover spronare le gerarchie ecclesiastiche…
Ripeterei una frase che la Madonna disse a Bruno Cornacchiola (il veggente delle Tre Fontane ndr.): “Sai Bruno, i miei sacerdoti sanno molte cose di me, ma non mi conoscono”.
E come si conosce Maria?
Nella preghiera. Nei seminari si impara la teologia, ma non si prega, non si impara la devozione alla Madonna, la pratica dell’Adorazione Eucaristica, la meditazione dei misteri del Rosario. Non si imparano le cose del cuore.
E questo ha ricadute…?
Certamente. Un sacerdote che fa fatica a confessare è perché non ascolta i cuori umani, ma se non ascolta il cuore di Gesù, come può ascoltare il cuore dei fratelli?
Che cosa direbbe invece alle famiglie che vivono questa lotta finale?
Di non sposarsi perché sono innamorati, ma solo se si ha in comune la fede e un progetto per vivere insieme l’unione divina. Agli sposi dico spesso che devono tornare a credere che quando sono entrati in chiesa per il matrimonio erano in due, ma dopo le promesse, sono usciti dalla chiesa in tre. Il problema è che quel terzo, che è il vero sposo, non c’è tra loro.
Oggi si cerca di accomodare questa mancanza. Si pensa che ora la Chiesa debba benedire anche le relazioni adulterine.
Tutte le risposte sono nel Vangelo. Alla donna al pozzo Gesù dice: “Hai detto bene, quest’uomo non è tuo marito”. Dunque non è una benedizione di Dio. Chi prende un’altra moglie è un adultero, la Parola di Dio non può essere cambiata, noi possiamo non ascoltarla ma rimane. Eppure tanti giovani arrivano al matrimonio dopo aver fatto mille esperienze.
Ma senza conoscere la castità. Non crede che oggi sia una parola proibita?
Invece è una parola bellissima e indispensabile per comprendere l’ordine di Dio.
Come vede l’attività che sta svolgendo l'inviato pontificio a Medjugorie monsignor Hoser?
Bellissima. E’ venuto anche da noi in comunità. Ha visto i frutti di Medjugorie, è contento nel toccare con mano l’opera che la Madonna fa ha fatto; Secondo lui è un posto di luce tanto da invitare tutti i giornalisti a venire ai piedi del Podbrdo perché lì si trova la luce.
Quando capiremo che la guerra sta finendo?
Quando vedremo finalmente le coscienze illuminarsi. Allora sarà il segno che il Cuore Immacolato sta per trionfare.
(Si ringrazia per il servizio fotografico Valeria Manfredini Battistelli)

“Padre nostro che sei...Allah”: è la Quaresima bergamasca



Prove tecniche di Religione universale. A Bergamo il vescovo benedice il sussidio per la Quaresima preparato dalle Acli. Addio via Crucis e meditazioni dei santi. Ma preghiere musulmane, sikh, ebree, gianiste e luterane seguite dal Padre Nostro. Copyright: la comunità di Bose. E un occhio all'imminente dichiarazione dei redditi da fare nel patronato cattolico. 
Ci sono proprio tutti: da Gesù ad Allah, passando per la spiritualità Sikh, l’eresia luterana, i capisaldi dell’ebraismo e persino il gianismo. In occasione della Quaresima 2018 a Bergamo non si sono accontentati della pur vasta tradizione cattolica fatta di santi, via crucis e giaculatorie, ma hanno pensato di allargare il giro anche ad altre divinità, forse per essere sicuri di prenderci. 
L’iniziativa vede come artefici le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) che con una mano offrono ai fedeli orobici un sussidio per meditare in preparazione alla Pasqua e con l’altra, scegliete voi se la destra e la sinistra, ne approfittano per invitare tutti a compilare il 730 presso i loro uffici. 
A dare ancor più autorevolezza al sussidio c’è anche una introduzione nientemeno del vescovo di Bergamo che invita a leggerlo. 
L’opuscolo si chiama Verso la Pasqua 2018 da credenti nella storia degli uomini e già dal titolo si capisce già dove si va a parare: da credenti e non da cattolici, nella storia e non nella gloria. 
Nell’introduzione si specifica che «questo testo nasce dalla volontà di accompagnare i cristiani durante il periodo di Quaresima». Ancor più ambiguo lo schema proposto per le riflessioni: «All’inizio di tutte le settimane è proposto il testo di un “maestro” nella fede che accompagna la riflessione lungo la settimana». Vediamo di quale fede si tratta: c’è quella cattolica, da don Tonino Bello ad altri, ma c’è anche quella ebraica con Martin Buber e Etty Hillesum e c’è quella protestante con una docente di teologia protestante, Lytta Basset. Altre riflessioni sono preparate da Lisa Cremaschi, una monaca di Bose, segno che laddove c’è sincretismo e relativismo, ecco che Enzo Bianchi e la sua equipe sono pronti a impancarsi a dottori della legge. 
Prima di leggere le preghiere di altre religioni proposte, è bene chiarire che l’iniziativa è voluta scientificamente. Le preghiere vengono infatti definite così: preghiera dalla tradizione religiosa universale. Non semplicemente: preghiera di altre religioni. Troviamo infatti qui il concetto di religione universale tanto caro a molti oggi nella Chiesa cattolica: un'unica grande Chiesa che passa da Che Guevara e arriva a Madre Teresa. Insomma: un concetto simile. 
E in tutto questo il vescovo che cosa fa? Benedice. «Carissimi - scrive il prelato Francesco Beschi -, anche quest’anno le ACLI di Bergamo hanno preparato questo testo per accompagnarci nel tempo di Quaresima e ben volentieri scrivo queste righe di introduzione». Insomma, sembra proprio che al pastore orobico non faccia problema che un sussidio di meditazione per la Quaresima non solo sia preparato da un patronato, ma venga inframmezzato da preghiere di altre religioni. 
Vediamole. C’è quella ortodossa, e passi. Ma c’è anche quella sikh: «Dio ci giudica secondo le nostre azioni, non in base alla veste che indossiamo: tale Verità è al di sopra di tutto, ma lo è ancor più una vita vissuta nella verità. Sappiate che amando si raggiunge Dio, e che quella vittoria soltanto è duratura e grazie ad essa nessuno è sconfitto». Carina? Certo. Ma a quale verità e soprattuto a quale Dio ci riferiamo? E’ forse un Dio incarnato quello professato dai Sikh?
Veniamo ora, sempre secondo allo schema della tradizione religiosa universale, dopo aver incontrato una preghiera dello Zimbabwe, al pezzo forte: «Nel nome di Allah, il clemente, il misericordioso. Sia lode al Signore dell’Universo che ci ha creato e costituito in tribù e nazioni, affinché potessimo conoscerci, non disprezzarci a vicenda. Se il nemico propende per la pace, anche voi fate altrettanto e abbiate fiducia in Dio, perché il Signore è colui che ode e conosce ogni cosa. E i servi di Dio, Santi sono quelli che camminano sulla Terra con umiltà, e nel rivolgerci a loro, diciamo: pace». 
Piccola avvertenza: tutte le preghiere vengono poi seguite dalla recita del Padre nostro. Lo schema è quello di recitare una preghiera che parla di un Dio che non è Gesù Cristo, ma di accompagnarla con la recita della preghiera più importante dei cattolici. Però bisognerebbe ricordare che nella tradizione islamica i santi sono coloro che combattono gli infedeli, cioè i cristiani e gli ebrei. E che la pace, per i seguaci di Maometto, è ben altra cosa rispetto a quella offerta da Gesù Cristo. 
Ecco la preghiera luterana: «Dio, tu vuoi che non solo ti chiamiamo Padre, ma Padre nostro comune, e che ti preghiamo concordemente per tutti». Basta fermarsi qui per capire la mistificazione: chiamare Dio padre “comune” non è proprio quello che si direbbe il Padre Nostro.
Qui la preghiera Gianista. «La Pace e l’Amore Universale sono l’essenza del Vangelo predicato da tutti gli Illuminati. Il Signore ha predicato che la serenità d’animo è il Darma». Darma? Illuminati? Ma che c’entra la Quaresima? 
Chiaro? Non prima però di aver letto la quarta di copertina del libro scritto e stampato dalle Acli: «Stai pensando a dove fare il tuo prossimo 730? Vieni al CAF ACLI». E per essere sicuri di aver capito l’antifona, a fianco compare una immagine di crocefissione. Visto il calvario che gli italiani, quando arriva maggio, devono affrontare per la dichiarazione dei redditi, sembra proprio l’immagine ideale. 
Ricapitolando: un patronato che per farsi pubblicità diffonde un sussidio spirituale, una religiosità universale per una Quaresima in cui l’evento della Passione-Morte e Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo è annacquato da sincretismi interreligiosi e un vescovo benedicente e persino entusiasta. 
Chissà se ricorda che cosa ha detto non più tardi di quattro anni fa Benedetto XVI? «Un dialogo paritario tra le religioni sarebbe letale per la fede cristiana. Perché ogni religione si ridurrebbe a simbolo interscambiabile di un Dio supposto uguale per tutte».
Eppure sarebbe bastato rileggersi la Dominus Jesus, che nonostante sia quest’anno maggiorenne (è stata scritta dall’allora prefetto Ratzinger e ratificata “con certa scienza e con la sua autorità apostolica” da San Giovanni Paolo II Papa nel 2000), appartiene ormai all’album dei ricordi di una cattolicità che appare in disfacimento: «Il perenne annuncio missionario della Chiesa viene oggi messo in pericolo da teorie di tipo relativistico, che intendono giustificare il pluralismo religioso, non solo de facto ma anche de iure (o di principio). Di conseguenza, si ritengono superate verità come, ad esempio, il carattere definitivo e completo della rivelazione di Gesù Cristo, la natura della fede cristiana rispetto alla credenza nelle altre religioni, il carattere ispirato dei libri della Sacra Scrittura, l'unità personale tra il Verbo eterno e Gesù di Nazareth, l'unità dell'economia del Verbo incarnato e dello Spirito Santo, l'unicità e l'universalità salvifica del mistero di Gesù Cristo, la mediazione salvifica universale della Chiesa, l’inseparabilità, pur nella distinzione, tra il Regno di Dio, Regno di Cristo e la Chiesa, la sussistenza nella Chiesa cattolica dell'unica Chiesa di Cristo».
Ogni riferimento a persone o fatti non era purtroppo casuale.