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venerdì 11 maggio 2018


CARI VESCOVI, LA PACE E LA GIUSTIZIA SONO PROMESSE FASULLE CHE GESÙ NON CI HA MAI FATTO


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C’era una volta la Liturgia che prevedeva, nel tempo della Pasqua, la lettura delle Lamentazioni attribuite a Geremia.
Adesso in Settimana Santa, al massimo facciamo qualche riflessione sui nostri peccatucci. Quelli che ci piacciono di più e siamo disposti ad ammettere.
Possibile che abbiamo scordato che l’ Antico Testamento completa la comprensione del Vangelo e che nel Vangelo non sta mai scritto che Gesù Cristo è venuto per cambiare il modo di operare di Dio Padre?
Dove sta scritto?
Sta scritto, invece, che “l’ uomo dei dolori” si lascia maledire da tutto il peccato, Lui senza peccato, per abbatterlo con la morte espiatoria.
Forse che Gesù Cristo ha tolto tutto il peccato dal mondo?
No di certo…
Perché, allora, andiamo ad annunciare, come i falsi profeti del tempo di Geremia, novelle sempliciotte quanto false, di pace, di giustizia e di gioia?
Di dialogo e di amicizia tra i popoli..se neanche siamo veri con noi stessi?
Siamo capaci, piuttosto, di vedere “Israele” come ci riusciva il profeta che vedeva il suo destino e la distruzione di Gerusalemme?
Ad un certo punto nelle lamentazioni
Gerusalemme fa l’inventario completo del suo disastro: il suo re, i suoi sacerdoti, i suoi profeti sono prigionieri o massacrati, i suoi culti solenni aboliti, le sue mura in rovina. Nulla è stato risparmiato, persino le cose più sacre: l’altare e il santuario sono stati contaminati (cap. 1:10), devastati, e gli oggetti preziosi portati a Babilonia. Sì, persino l’arca stessa, «lo sgabello dei Suoi piedi». (vers. 1; Salmo 132:7) con la legge che essa conteneva! (vers. 9; 1 Re 8:9). Essa sparisce per sempre, prova che Dio troncava per il futuro ogni relazione col suo popolo colpevole.

Persino l’ Arca sparisce….
Tra il popolo in piena carestia e tormento, non mancano peccati di prostituzione carnale e spirituale, persino atti di cannibalismo (le donne mosse a pietà cucinavano i loro bambini morti per sfamare il popolo!).

Ma Israele se ne infischia. Geremia non approfitta della “grande tribolazione” per alzarsi e dire “avevo ragione”, ma si fa “voce di uno che grida nel deserto: pietà di noi, o Dio!”.

Gerusalemme viene distrutta attraverso prove lunghe e terribili, in modo diverso dalla distruzione di Sodoma che avvenne in un istante: viene smantellata in tutto, lentamente.
Abbandonata ai suoi stessi vizi, gli uomini rivelano, nella fame e nella carestia, tutta la loro bestialità, compresa quella dei nemici che assediano Gerusalemme.

Dio non castiga attraverso le peggiori malefatte del nemico, Dio non punisce servendosi del male commesso dagli uomini che negano Dio! Piange, piuttosto! Ma si lega le mani davanti al nostro libero rifiuto.

Perché Israele non prega più!
Non crede più sul serio! Fa riti e promesse ma da prostituta!
Non si pente di nulla.

Oggi Gesù nel Vangelo contrappone la gioia falsa di questo mondo, che chiama “allegria” alla gioia che dà Lui, dopodiché…. nulla più chiederemo.

Quanti “allegrotti” vedo in giro! Col sorriso di chi si compiace di se stesso e di quello che fa, senza vedere che chi piange e geme, sta reggendo il mondo perché supplica De Profundis la Misericordia di Dio!

La supplica serve a noi: beato il dono delle lacrime nascoste! Torrenti di lacrime! Giorno e notte!
Là è lo sguardo di Cristo. Là è la pietà di Dio verso Israele.
Dove sono gli intercessori?
Vedo solo “Pavoni”, ben pettinati da pii religiosi e devoti, sempre in piazza ad allungare le frange!

Dialoghetti, ecumenismo e qualche vita religiosa non salvano Gerusalemme dall’ ira. Non fu così all’ epoca di Geremia, non sarà così neanche oggi.
In un passo delle Lamentazioni Geremia fa emergere “l’ inutilità di un culto che bastava a se stesso”, permeato di intimismo falso, socialmente evidente, apparentemente puntuale. Perfettamente inutile se non sgradito a Dio stesso. Infatti, Dio butta giù il tempio, i sacerdoti, il popolo e fa sparire persino l’ Arca della Legge!
Consideriamo cosa rappresentava l’ Arca per gli Israeliti.

Oggi cosa cambia?
Cosa é cambiato dopo Gesù Cristo?

Tutto è esibito, ostentato. Dal peccato alla falsa pietà religiosa.

Pochi vedono la realtà di Israele e piangono.
Gesù è Risorto…è vero.
Ma da Risorto Gesù profeta lacrime e lamenti: “voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà”.
Risuona l’ Eco inascoltato di Geremia…

È a causa della infedeltà di Israele che non potranno mai esserci né pace né giustizia in questo mondo, non nel senso di come Gesù dà la vera pace.

Il Monaco non fa il monaco.
Il profeta annuncia false profezie di pace e di serenità.
Il sacerdote fa il bidello in Chiesa
La suora balla in Tv.
Chi deve pregare partecipa al Circo dei “Bronzi di Riace”.
La moglie non fa la moglie
I figli non obbediscono ai genitori
I genitori non accudiscono gli anziani
Le donne si prostituiscono ad ogni angolo del diritto e non purificano i loro pensieri.
L’ uomo desidera l’ uomo.
Sceglie di essere maschio o femmina.
Si uccidono bambini in nome del diritto umano…
C’è da sorridere?
Gli allegrotti saltellano superficialmente “Dio è Risorto…del mondo chi se ne frega!”
Cosa volete che sia una terza guerra Nucleare rispetto a quello che Dio vede in Gerusalemme?

Perché ridete, stolti?
Non sapete che chi si rallegra oggi, domani piangerà?

Io non so se c’è la terza guerra mondiale a pezzi e neanche mi interessa, perché a mio avviso è ben peggiore la nostra continua infedeltà a Cristo che causa ripetutamente l’ abbandono dell’ uomo alla sua vanità.

È il “Pavone” che vive in noi, a farci ridere come chi non ha mai incontrato Gesù per davvero. Erano le sue piume…oppure un met ball vissuto nell’intimo.

Chiedetelo ai Santi cosa vuol dire aver incontrato sul serio Gesù Cristo Risorto!
Un attimo dopo aver incontrato Gesù, piansero tutta la vita sull’ Amore che non è Amato.

Ma il loro pianto sarà tramutato in gioia senza fine.
E gli allegrotti spensierati?

DE PROFUNDIS CLAMAVI AD TE DOMINE!

Ave Maria!

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