Cureggio, anche il parroco all’inaugurazione della nuova moschea del Borgomanerese
«È una giornata di grande gioia perché è stata intrapresa la strada giusta. Vent’anni fa sarebbe stato impensabile un fatto di questo genere, oggi è una festa di tutta la comunità, senza distinzioni di religione, di nessun genere. Siamo tutti qui a pregare e fare festa insieme». Don Salvatore Gentile, parroco di Cureggio e di Maggiora, è tra gli imam, due venuti dal Marocco e uno dell’Albania, per partecipare all’inaugurazione del centro culturale islamico del Borgomanerese.
Ieri - sabato 5 maggio - alla cerimonia sono intervenuti il sottosegretario al Lavoro Franca Biondelli, il presidente della Provincia Matteo Besozzi, e i due sindaci di Borgomanero e Cureggio, Sergio Bossi e Angelo Barbaglia. «Nella vecchia sede di San Marco, a Borgomanero - ha detto il presidente della comunità islamica, Mohammed Nimli - avevamo il problema delle ristrettezze degli spazi, e quindi c’erano di conseguenza carenze di parcheggio. In questa nuova sede dove non soltanto di pregherà, ma si studierà la lingua araba, si faranno iniziative culturali e si organizzeranno manifestazioni sportive. Soprattutto questo centro vuole essere aperto a tutti. Chi vorrà entrare per bere un caffè o fare due chiacchiere, sarà il benvenuto».
Il sindaco di Cureggio ha voluto salutare in arabo, poi ha augurato «che il centro diventi un polo di integrazione. Non ci nascondiamo le differenze culturali, ma dobbiamo lavorare su quello che ci unisce, che è moltissimo».
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