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lunedì 13 aprile 2015

700 preti prima, 500 laici ora. L'Inghilterra chiede al sinodo di non modificare il magistero sul matrimonio

di Marco Tosatti
700 preti prima, 500 laici ora. L'Inghilterra chiede al Sinodo di non modificare il Magistero sul matrimonioQualche settimana fa numerosi sacerdoti inglesi avevano lanciato una petizione, che ormai ha raggiunto e superato le 700 firme, ai Padri sinodali affinché non cambiassero l’insegnamento secolare della Chiesa in tema di divorzio e sacramento del matrimonio.
Ora più di cinquecento laici cattolici inglesi si sono uniti per firmare una lettera di appoggio alla petizione dei sacerdoti. La lettera è stata pubblicata nell’edizione di questa settima del Catholic Herald , l’organo di informazione cattolico che già aveva ospitato la petizione dei sacerdoti.
Dal momento della pubblicazione altre firme si sono aggiunte. “Noi vogliamo appoggiare e approvare la lettera firmata dagli oltre 460 preti nella recente edizione del Catholic Herald”, scrivono i laici. “Come laici, tutti noi sappiamo dall’esperienza della nostra famiglia o da quella dei nostri amici e vicini il trauma straziante del divorzio e della separazione, e simpatizziamo con tutti coloro che sono in questa situazione”. “E’ precisamente per questa ragione che crediamo che la Chiesa debba continuare a proclamare la verità sul matrimonio, data a noi da Cristo nei Vangeli, con chiarezza e carità in un mondo che lotta per comprenderla”.
Anche se il cardinale Vincent Nichols non aveva approvata la petizione dei sacerdoti, dicendo che il dibattito sul tema non doveva essere condotto sui media, i laici chiedono alla gerarchia della Chiesa di mostrare un appoggio “incrollabile” al magistero della Chiesa. “Preghiamo e ci aspettiamo che la nostra gerarchia rappresenterà noi, e l’insegnamento incrollabile della Chiesa al Sinodo di questo autunno”.
Come è noto molta parte del dibattito si è focalizzata sulla proposta del cardinale Walter Kasper di permettere ai divorziati risposati di accedere all’eucarestia. Secondo chi conosce il mondo cattolico inglese, i firmatari laici provengono da un’ampia gamma di posizioni politiche e teologiche diverse. 

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