Dopo il lancio all'inizio di marzo di un motore di ricerca capace di filtrare pornografia e altri contenuti immorali, Rublev, la Chiesa ortodossa russa ha deciso di rafforzare la sua presenza al Consiglio d'Europa creando a Strasburgo una sorta di Ong che avrà lo scopo di tutelare i diritti dei credenti contro i casi di blasfemia. Sarà per la precisione un “Centro di monitoraggio dei diritti e delle libertà dei cristiani ortodossi in Europa”. Esaminerà abusi e raccoglierà informazioni, tra le altre cose, su profanazioni dei luoghi di culto, intimidazioni dei sacerdoti, insulti a simboli religiosi. È già attivo un portale in lingua inglese, orthodoxrights.org.
«Mentre il centro porrà particolare attenzione alle violazioni dei diritti dei cristiani ortodossi in Europa – si legge sul sito – sottolinea però che non si tratta di una richiesta di trattamento speciale per gli ortodossi, ma il tentativo di incoraggiare gli Stati membri del Consiglio d’Europa a rispettare la libertà religiosa in generale».
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