"Nutrire lo spirito per un mondo migliore." Questo il titolo del 43mo Campeggio dell’Ucoii, annunciato il 26 luglio 2015 sulla pagina Facebook dell’organizzazione islamica e che si terrà dal 24 fino al 28 agosto prossimi a Torrette di Ancona.
La locandina della manifestazione annuncia “ospiti illustri” che sono davvero illustri, ma che non sono semplici “predicatori islamici” come ci si aspetterebbe dal titolo dell’evento, bensì sono personaggi chiave della rete globale dei Fratelli musulmani. A fine mese arriveranno in Italia Ibrahim Munir e Amer Bu Slama. Ibrahim Munir Mustafa, nato in Egitto nel 1937 e oggi residente in Gran Bretagna, lo scorso 8 agosto ha emesso un comunicato stampa, ripubblicato il 21 agosto nella Risalat al-Ikhwan settimanale della Fratellanza pubblicato a Londra, in cui chiariva di non svolgere le veci di Guida Suprema al posto di Mohammed Badie, oggi in carcere in Egitto, ma di essere “da qualche tempo il vice Guida Suprema” ovvero uno dei numeri due del movimento fondato da Hasan al-Banna. Dal canto suo Amer Bu Slama, nato a Deir al-Zor in Siria nel 1960, è descritto in un articolo pubblicato nel 2013 sul sito www.ikhwansyria.com Bu Slama è stato presentato come "un leader della Fratellanza Musulmana siriana." A meno che non si tratti di uno straordinario caso di duplice omonimia, si tratta di due “personaggi illustri” come annunciato, ma non tanto nel panorama del pensiero islamico contemporaneo, quanto in seno al movimento globale dei Fratelli musulmani.
Perché in Italia? Perché al campeggio dell’Ucoii? Una prima indicazione viene dal luogo in cui si svolge l’incontro:
provincia di Ancona. Una seconda dal numero di telefono che viene indicato dalla locandina per le informazioni che secondo le Pagine Bianche appartiene a Mohammed Nour Dachan ovvero all’ex presidente dell’Ucoii residente in provincia di Ancona. Ebbene nel 2013 Nour Dachan è stato co-fondatore del Syrian Center for International Relations and Strategic Studies proprio con Amer Bu Slama e altri siriani legati alla Fratellanza. Il Syrian Center è guidato dal febbraio 2015 da Khaled Hasan al-Hindawi che, come afferma la biografia pubblicata sul sito, è anche membro dell’International Union of Muslim Scholars presieduta da Yusuf Qaradawi, teologo di riferimento della Fratellanza.
Tutto sembrerebbe ridursi a legami consolidati in nome della solidarietà al popolo siriano, tormentato e abbandonato da anni alla sua sorte. Tuttavia la presenza di Ibrahim Munir, a meno che non si tratti di un caso di omonimia, riporta all’Egitto, ma soprattutto alla Fratellanza musulmana intesa come movimento globale. Ebbene, nel 1989 Nour Dachan è stato tra i fondatori dell'Ucoii il cui primo segretario generale nel 1990 è stato Ali Abu Shwaima, giordano di origine palestinese che vive in Italia e gestisce il Centro Islamico di Milano e Lombardia, che secondo la biografia da lui stesso pubblicata “partecipa alla costituzione della Federazione delle Islamiche Organizzazioni in Europa (F.I.O.E.) e ne è attualmente membro del Direttivo con la responsabilità della Sezione Culturale”, “membro fondatore dell'Istituto Europeo di Scienze Umane (I.E.S.H) con sede in Francia, di cui fu Presidente dal 1999 al 2000”. La biografia pubblicata sul sito di Abu Shwaima si ferma purtroppo al 2000 e omette un importante incarico da lui ricoperto, proprio a partire da quella data. Dal 2000 Abu Shwaima fa parte del direttivo del Europe Trust, con sede a Markfield in Gran Bretagna e che si presenta come “un’organizzazione caritatevole a-politica, no-profit e indipendente” che “mira a creare un portafoglio di beni quali proprietà o terreni, donati e considerati come donazioni (waqf) e a promuovere compagnie e investimenti per generare entrate al fine di finanziare progetti caritatevoli”. Il 10 luglio 2015 The Times ha pubblicato un lungo e dettagliato articolo in cui si spiegano i legami dell’organizzazione con la Fratellanza. Tuttavia Europe Trust ha smentito in un comunicato pubblicato sul suo sito ogni collegamento con il movimento fondato da Hasan al-Banna e ha annunciato il ricorso alla giustizia.
Il legame tra Nour Dachan e membri della Fratellanza siriana, tra Abu Shwaima e molte istituzioni che hanno per lo meno come riferimento ideologico la Fratellanza spiegherebbe la presenza di Ibrahim Munir. D’altronde Mounir stesso nel 2010 ha dichiarato al giornalista della BBC Magdi Abdelhadi che “in ogni paese europeo si possono trovare i Fratelli musulmani” e nel 2014, dopo che il governo britannico ha annunciato l’indagine sulle attività della Fratellanza sul proprio territorio, ha dichiarato a The Times che qualora il movimento fosse stato messo al bando nel paese “molto persone avrebbero potuto pensare che i valori della Fratellanza non hanno funzionato… e se fossero dichiarati un’organizzazione terroristica, tutte le opzioni si aprirebbero” e alla domanda sulle opzioni possibili rispose: “Tutte le opzioni”.
Si può quindi concludere, qualora non si tratti di omonimia e qualora si escludano legami dovuti alla Fratellanza, che a fine agosto al campeggio dell’Ucoii si terrà un ritrovo tra vecchie e nuove conoscenze, tra persone che condividono la stessa religione o più semplicemente uno stesso progetto per costruire “un mondo migliore.”
La locandina della manifestazione annuncia “ospiti illustri” che sono davvero illustri, ma che non sono semplici “predicatori islamici” come ci si aspetterebbe dal titolo dell’evento, bensì sono personaggi chiave della rete globale dei Fratelli musulmani. A fine mese arriveranno in Italia Ibrahim Munir e Amer Bu Slama. Ibrahim Munir Mustafa, nato in Egitto nel 1937 e oggi residente in Gran Bretagna, lo scorso 8 agosto ha emesso un comunicato stampa, ripubblicato il 21 agosto nella Risalat al-Ikhwan settimanale della Fratellanza pubblicato a Londra, in cui chiariva di non svolgere le veci di Guida Suprema al posto di Mohammed Badie, oggi in carcere in Egitto, ma di essere “da qualche tempo il vice Guida Suprema” ovvero uno dei numeri due del movimento fondato da Hasan al-Banna. Dal canto suo Amer Bu Slama, nato a Deir al-Zor in Siria nel 1960, è descritto in un articolo pubblicato nel 2013 sul sito www.ikhwansyria.com Bu Slama è stato presentato come "un leader della Fratellanza Musulmana siriana." A meno che non si tratti di uno straordinario caso di duplice omonimia, si tratta di due “personaggi illustri” come annunciato, ma non tanto nel panorama del pensiero islamico contemporaneo, quanto in seno al movimento globale dei Fratelli musulmani.
Perché in Italia? Perché al campeggio dell’Ucoii? Una prima indicazione viene dal luogo in cui si svolge l’incontro:
provincia di Ancona. Una seconda dal numero di telefono che viene indicato dalla locandina per le informazioni che secondo le Pagine Bianche appartiene a Mohammed Nour Dachan ovvero all’ex presidente dell’Ucoii residente in provincia di Ancona. Ebbene nel 2013 Nour Dachan è stato co-fondatore del Syrian Center for International Relations and Strategic Studies proprio con Amer Bu Slama e altri siriani legati alla Fratellanza. Il Syrian Center è guidato dal febbraio 2015 da Khaled Hasan al-Hindawi che, come afferma la biografia pubblicata sul sito, è anche membro dell’International Union of Muslim Scholars presieduta da Yusuf Qaradawi, teologo di riferimento della Fratellanza.
Tutto sembrerebbe ridursi a legami consolidati in nome della solidarietà al popolo siriano, tormentato e abbandonato da anni alla sua sorte. Tuttavia la presenza di Ibrahim Munir, a meno che non si tratti di un caso di omonimia, riporta all’Egitto, ma soprattutto alla Fratellanza musulmana intesa come movimento globale. Ebbene, nel 1989 Nour Dachan è stato tra i fondatori dell'Ucoii il cui primo segretario generale nel 1990 è stato Ali Abu Shwaima, giordano di origine palestinese che vive in Italia e gestisce il Centro Islamico di Milano e Lombardia, che secondo la biografia da lui stesso pubblicata “partecipa alla costituzione della Federazione delle Islamiche Organizzazioni in Europa (F.I.O.E.) e ne è attualmente membro del Direttivo con la responsabilità della Sezione Culturale”, “membro fondatore dell'Istituto Europeo di Scienze Umane (I.E.S.H) con sede in Francia, di cui fu Presidente dal 1999 al 2000”. La biografia pubblicata sul sito di Abu Shwaima si ferma purtroppo al 2000 e omette un importante incarico da lui ricoperto, proprio a partire da quella data. Dal 2000 Abu Shwaima fa parte del direttivo del Europe Trust, con sede a Markfield in Gran Bretagna e che si presenta come “un’organizzazione caritatevole a-politica, no-profit e indipendente” che “mira a creare un portafoglio di beni quali proprietà o terreni, donati e considerati come donazioni (waqf) e a promuovere compagnie e investimenti per generare entrate al fine di finanziare progetti caritatevoli”. Il 10 luglio 2015 The Times ha pubblicato un lungo e dettagliato articolo in cui si spiegano i legami dell’organizzazione con la Fratellanza. Tuttavia Europe Trust ha smentito in un comunicato pubblicato sul suo sito ogni collegamento con il movimento fondato da Hasan al-Banna e ha annunciato il ricorso alla giustizia.
Il legame tra Nour Dachan e membri della Fratellanza siriana, tra Abu Shwaima e molte istituzioni che hanno per lo meno come riferimento ideologico la Fratellanza spiegherebbe la presenza di Ibrahim Munir. D’altronde Mounir stesso nel 2010 ha dichiarato al giornalista della BBC Magdi Abdelhadi che “in ogni paese europeo si possono trovare i Fratelli musulmani” e nel 2014, dopo che il governo britannico ha annunciato l’indagine sulle attività della Fratellanza sul proprio territorio, ha dichiarato a The Times che qualora il movimento fosse stato messo al bando nel paese “molto persone avrebbero potuto pensare che i valori della Fratellanza non hanno funzionato… e se fossero dichiarati un’organizzazione terroristica, tutte le opzioni si aprirebbero” e alla domanda sulle opzioni possibili rispose: “Tutte le opzioni”.
Si può quindi concludere, qualora non si tratti di omonimia e qualora si escludano legami dovuti alla Fratellanza, che a fine agosto al campeggio dell’Ucoii si terrà un ritrovo tra vecchie e nuove conoscenze, tra persone che condividono la stessa religione o più semplicemente uno stesso progetto per costruire “un mondo migliore.”
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