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mercoledì 5 agosto 2015

Quando la profanazione dei cimiteri diventa uno «sport», c'è qualcosa che ribolle nel sottosuolo

PARIGI - Crocifissi spaccati o capovolti, lapidi distrutte. Una quarantina di tombe cristiane sono state profanate nell'est della Francia, nel cimitero di Labry. "Nel pomeriggio i poliziotti hanno scoperto gli effetti di un raid nel cimitero del Comune di Labry, nel dipartimento de Meurthe-et-Moselle", recita una comunicato nel ministero dell'Interno, precisando che si tratta della quinta profanazione dall'inizio dell'anno. "Questi atti inaccettabili meritano una risposta penale dura, gli investigatori dovranno individuare i responsabili", ha detto il ministro, Bernard Cazeneuve. Il Comune di de Labry è a una trentina di chilometri a ovest di Metz, nell'est della Francia. "Noi prendiamo tutto questo molto sul serio", ha detto alla France Presse de Briey, Yves Le Clair. Secondo lui, "35 ornamenti funebri, soprattutto crocifissi e lapidi, sono stati staccati e quattro di questi disintegrati". Il cimitero militare, che si trova accanto a quello civile, non ha subito alcun danno. Non è detto però che il raid abbia una matrice religiosa. "Potrebbe anche essere l'azione di giovani idioti", ha aggiunto il procuratore.

Sempre nell'est del Paese, a febbraio, erano state profanate centinaia di tombe in un cimitero ebraico. Pochi giorni fa 22 tombe cristiane erano invece state danneggiate nella zona dell'Isère

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