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domenica 10 luglio 2016

Aborto sconfitto in EIRE, ancora una volta: la vita ha vinto!

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Il Parlamento irlandese ha detto no all’aborto dei bambini disabili.
Il disegno di legge eugenetico di Mick Wallace è stato sconfitto nel Dáil.
Il portavoce del movimento pro life Life Institute, Niamh Uí Bhriain, ha detto che il disegno di legge ha chiarito diverse questioni.
In primo luogo, è ormai chiaro dalle dichiarazioni di esperti come il Chief Medical Officer che i termini «anomalie fetali fatali, incompatibili con la vita» sono espressioni che non hanno seria portata scientifica e medica, non sono oggettive,  né servono a giustificare legalmente l’aborto.
In secondo luogo, è significativo che il Procuratore Generale ha trovato incostituzionale negare la tutela a un bambino solo  perché ha una grave disabilità.
In terzo luogo, è sempre più evidente che i mortiferi pro aborto non hanno scrupoli ad attaccare il diritto alla vita dei bambini con disabilità. Ora si limitano a farlo prima della nascita. Quando lo cominceranno a fare dopo che sono nati?
Le associazioni pro life, come Youth Defence dei genitori dei bambini nati con gravi disabilità come Every Life Counts hanno seguito con estrema partecipazione l’evolversi del dibattito parlamentare: molti di questi genitori si sono sentiti profondamente feriti, perché loro, che convivono con le mille grandi difficoltà che comparta un figlio con gravi disabilità, sanno anche molto bene quando la vita dei loro figli sia preziosa e, per quanto breve, piena di momenti di felicità vera e profonda sia per loro stessi che per i loro bambini, che per tutte le persone che entrano davvero in relazione con loro.
Sentire che in Parlamento, per due settimane, si è parlato dei loro figli come di persone la cui vita non è degna di essere vissuta è stato davvero doloroso.
Intorno a questo tema, il dibattito pubblico è condotto in modo fuorviante, indelicato e superficiale.
Chi segue il nostro sito e gli abbonati alla nostra rivista, Notizie ProVita, sanno bene che pochi istanti di vita in relazione con un esserino “imperfetto” possono comunque cambiare la vita e insegnare tanto. Più di cent’anni di egoismo e di  “perfetta” solitudine.
Redazione

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