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martedì 24 marzo 2015

Quinta stazione: i cristiani di Ko Hai (Laos)

di Anna Bono                                                    24-03-2015 

Laos I cristiani di Ko HaiL'idea nasce nella diocesi di Ivrea: una Via Crucis dedicata ai cristiani perseguitati nel mondo, in cui ogni stazione corrisponde a un caso, a una comunità cristiana colpita, a un Paese. E noi vogliamo riprendere questa idea e proporre ogni giorno, fino al Venerdì Santo, una storia di un cristiano o di un gruppo di cristiani. Una storia di persecuzione, ma anche di testimonianza di fede. Perché così sperimentiamo la comunione con i nostri fratelli, possiamo pregare per loro e anche imparare da loro a vivere la fede nelle circostanze che Dio ci dona; e desiderare la nostra conversione più di ogni altra cosa.

In Laos, nell’estate del 2014, sei famiglie cristiane di etnia Hmong, circa 25 persone tra adulti e bambini, sono state costrette a forza a lasciare il loro villaggio, Ko Hai. Senza più casa e mezzi di sussistenza, partite con quel poco di indumenti e supellettili che hanno potuto mettere insieme e trasportare, da allora hanno trovato provvisoria accoglienza in un altro villaggio del loro stesso distretto. Le sei famiglie si sono inimicate il resto della comunità per il loro persistente rifiuto di tornare alla religione tradizionale, animista, praticata dalla maggior parte degli abitanti di Ko Hai e dei dintorni.

I capi del loro villaggio, con il sostegno delle autorità locali, a luglio avevano arrestato due di loro e, in carcere, avevano
tentato di indurli ad abiurare. Vista la loro resistenza, dopo un mese li avevano liberati, ma hanno continuato a esercitare pressioni e intimidazioni sulle famiglie finché, non ottenendo che rinunciassero alla fede cristiana, le hanno espulse. Altri due cristiani Hmong sono in carcere da novembre per la stessa ragione: il rifiuto di abiurare. Fanno parte di un gruppo di sette cristiani, tra cui un ragazzino di 14 anni, arrestati nel nord ovest del paese.
In Laos i cristiani sono circa 192.000, meno del 2% della popolazione. Il 67% dei laotiani sono buddisti e il 31,5% animisti. Specie nelle campagne, chi si converte al Cristianesimo e rifiuta di venerare gli antenati e gli spiriti rischia di subire violenze e di essere espulso dalla comunità. Gli animisti considerano il Cristianesimo un elemento estraneo che può suscitare la collera degli spiriti che proteggono i villaggi. I Hmong sono una minoranza etnica (l’8% della popolazione) perseguitata dal governo comunista.

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